Teramo, perseguita con i cani la vicina di casa  

Processo per stalking a un 55enne: legava gli animali sotto l’abitazione della donna per spaventarla

TERAMO. I suoi due cani legati ad un palo sotto casa della vicina per spaventarla: è uno dei fatti che la Procura contesta ad un 55enne teramano da luglio in carcere con l’accusa di stalking nei confronti della donna.
Ieri mattina per l’uomo è iniziato il processo davanti al giudice monocratico Sergio Umbriano nell’ambito del giudizio immediato chiesto ed ottenuto dal sostituto procuratore Silvia Scamurra. In aula i primi testi citati dalla pubblica accusa, in particolare alcuni carabinieri che all’epoca hanno fatto indagini sul caso e che hanno ricostruito i vari passaggi degli accertamenti scattati dopo la denuncia della donna.
Secondo la Procura l’uomo in più occasioni avrebbe perseguitato la vicina di casa «cagionandole», si legge nel capo d’imputazione, «un perdurante e grave stato d’ansia e di paura per la propria incolumità personale e per quella delle sue figlie minori, costringendola altresì ad alterare le proprie abitudini evitando di uscire di casa da sola e di far giocare le figlie per strada con i vicini». Per la ricostruzione dell’accusa, tutta da provare nel corso del dibattimento, l’uomo «la mattina presto lasciava i suoi cani (inizialmente uno di grossa taglia e poi uno più piccolo) legati ad un palo ubicato nei pressi dell’abitazione della donna che veniva costantemente svegliata insieme a tutta la sua famiglia dai latrati degli animali».
Sempre per la Procura tutti i giorni l’uomo si sarebbe appostato, a piedi o in bicicletta, fuori dall’abitazione della donna fissandola con fare minaccioso. Il 55enne, dopo la denuncia della donna che ha fatto scattare l’inchiesta, è in carcere in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare.(d.p.)
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