ROSETO
Trovata morta a 24 anni, due indagati
Francesca Martellini si è sentita male in casa degli amici che la ospitavano a Scerne di Pineto. Si sospetta una overdose, domani l'autopsia
ROSETO. Sarà l’autopsia a fare chiarezza sulla morte di Francesca Martellini, una ragazza di 24 anni di Roseto che nella notte tra sabato e domenica è stata trovata senza vita in un’abitazione di Scerne di Pineto dove da qualche giorno era ospite di una coppia di amici. Tra le cause prese in considerazione quella di una overdose ma per ora si tratta solo di una ipotesi. Sul caso indagano i carabinieri e il pm di turno Silvia Scamurra ieri ha affidato l’autopsia delegata al medico legale Antonio Tombolini che la eseguirà domani. Con lui è stato nominato anche il tossicologo Rino Froldi a cui sono stati delegati tutta una serie di accertamenti specifici.
La Procura ha iscritto nel registro degli indagati i due amici che erano nell’abitazione in cui è stata trovata la ragazza con l’ ipotesi di morte come conseguenza di altro reato: in questa fase un atto dovuto in previsione di un esame irripetibile come l’autopsia e che consente agli indagati la nomina di un proprio consulente tecnico per poter assistere all’esame.
Dalle prime testimonianze dei due amici sembra che la ragazza sabato sera, dopo aver cenato, si sia messa a letto dicendo di non sentirsi molto bene. A trovarla senza vita, due ore dopo, è stato uno degli amici che era andato a verificare come si sentisse.
Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 di Atri, ma per la ragazza non c’era più nulla da fare. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. La ragazza, nonostante la giovanissima età, aveva avuto una vita difficile. Viveva a San Giovanni con un uomo di 38 anni, coinvolto lo scorso maggio in un accoltellamento e da qualche mese in carcere. Nel 2000 il padre si era trasferito in Germania per lavoro e lei era rimasta a vivere con la madre; nel 2006, quando lei aveva 9 anni, ha perso la madre, morta per un tumore, e in un primo momento è andata a vivere con la nonna paterna. Dopo un anno la nonna si è dovuta operare e non ha potuto più tenere la nipote con sé. Sarebbe dovuta andare in Germania dal padre, ma il tribunale dei minori ha deciso di affidarla a una famiglia di San Benedetto che l’ha accudita con tanto amore. A 14 anni però Francesca ha voluto lasciare la sua famiglia adottiva per tornare a Roseto e ed è stata affidata a una casa famiglia. Diventata maggiorenne è tornata a Roseto e dopo aver frequentato un corso per parrucchiera ha lavorato per qualche tempo in salone.
A 19 anni è diventata mamma ma dopo qualche tempo il piccolo è stato affidato a una casa famiglia. «Lo scorso ottobre», racconta la zia Annamaria, «il padre è tornato dalla Germania e ha riportato Francesca con lui. Dopo un mese e mezzo però è voluta tornare qui da noi e dalla nonna. Era molto legata al padre e lui, con tanto amore, ha fatto di tutto per tenerla con sé ma non ci è riuscito».
Francesca era molto legata anche alla nonna paterna, dove ogni giorno andava per stare qualche ora con lei. «Mi portava sempre un fiore», racconta la nonna Bice, «era una persona buona, dal cuore tenero, sempre pronta ad aiutare. Io volevo che vivesse con me da piccola, a 10 anni, ma io ho subito un intervento serio e di conseguenza è stata trasferita a San Benedetto del Tronto, dove comunque la famiglia adottiva l’ha cresciuta con amore». Il papà della ragazza, appena informato della drammatica notizia, è partito alla volta di Roseto. Molto probabilmente i funerali si svolgeranno nella giornata di venerdì nella cittadina di Roseto.
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