Vita e cibo ai tempi dei Mendoza
Colledara, gli studenti dell’Alberghiero di Giulianova ricostruiscono trecento anni di storia nella Valle Siciliana
COLLEDARA. Gli studenti dell’istituto professionale alberghiero “Crocetti” di Giulianova sono stati tra i relatori alla tavola rotonda dal titolo “Storia e leggenda”, organizzata a Colledara dalla condotta Slow Food Val Vibrata-Giulianova, nell’ambito della manifestazione “Le terre degli Alarcon Mendoza e la loro influenza nella storia, nell’arte, nella cultura e nell’alimentazione”, che coinvolge anche i comuni Isola Gran del Gran Sasso, Pietracamela, Castelli, Fano Adriano, Tossicia, Sant'Omero, Canzano e Montorio al Vomano.
L’intervento degli studenti della 3B del Crocetti si è sviluppato su “Gli Alarcon Mendoza, tra storia e alimentazione nella Valle Siciliana”, supportato dalle foto. Un percorso di ricerca sulla storia e sull’alimentazione, effettuato da tutta la classe, ma nella sala consiliare del Comune, sviluppato dagli studenti Elia Colleluori, Gianmarco D’Alonzo, Michela Lelii, Chiara Mazzocchetti, Martina Pedicone, Anastasia Pulcini, Giulia Scialabba e Giorgia Valle. Un percorso che ha trasportato i presenti nel passato, con una breve introduzione sui tratti culturali ed enogastronomici della valle e sulla sua descrizione, così come sui monasteri e le basiliche romaniche che resistono al tempo.
Gli studenti hanno evidenziato l’importanza «di questo anello fondamentale nell’evoluzione economica, sociale, artistica e culturale dell’intera regione Abruzzo e sui suoi confini». Hanno concluso con le condizioni di vita molto dure per le popolazioni, per i pastori che dovevano contendersi i territori per allevare le pecore, con i contadini che invece volevano coltivarli, e infine sul metodo della transumanza, sino alle abitudini alimentari. Un’alimentazione che era basata sui prodotti che offriva la terra, soprattutto patate e legumi. Raramente la carne, anche se qui - oltre che a Campli - trova origine la porchetta. I ragazzi erano accompagnati dalle docenti Mariella Dell’Arciprete e Gilda Antonelli, e per il loro lavoro hanno ricevuto il plauso del sindaco di Colledara, Giuseppe Di Bartolomeo, del moderatore Antimo Amore, di Valeria Palumbo, caporedattore de “L’Europeo” il cui interventosu Lucrezia Borgia è stato applaudito, così come quello di Nicolino Farina, che si è soffermato sulla porchetta, tradizione della teramanità, mentre l’antropologa Alessandra Gasparroni e Maria Grilli hanno raccontato le usanze della gente di Colledara e l’arte dello stesso paese.
Luca Rossi
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