A Roma ha guidato la mobilitazione, ma è diventato un obiettivo politico e il tira e molla su soldi e tasse sta ritardando idee e progetti per la città futura
di E. Nardecchia e G. Boi (ha collaborato F. Iuliano)
L'Aquila entra in stato di agitazione permanente per le incertezze del governo sulla ricostruzione post-terremoto, sulla proroga delle tasse e per chiedere l'istituzione di una tassa di scopo. È la decisione del consiglio comunale straordinario riunito in Piazza Navona a Roma. Contestati i rappresentanti del Pdl che attaccano Cialente: "È un incapace", ha dichiarato il senatore Piccone. Il sindaco replica: "Non è il momento di disunirci. Un gruppo di terremotato protesta davanti alla sede Rai in viale Mazzini per la scelta di Tg1 e Tg2 di non parlare nelle edizioni serali dei telegiornali della manifestazione tenuta all'Aquila lo scorso 16 giugno. Cori contro il direttore del Tg1, "Servo, servo", e lanci di ortaggi contro la sede del servizio pubblico
Stamane il consiglio comunale convocato a Roma davanti a palazzo Madama. Sedie in strada e appello al Governo perché conceda agevolazioni fiscali e fondi per la ricostruzione. Poi alle 12 la protesta si sposta davanti alla Rai