PESCARA
Acqua contaminata, via libera a class action contro Aca
Il Tribunale di Roma, è la prima volta in Abruzzo, autorizza le istanze risarcitorie per il caso di inquinamento da mercurio a Roccamorice
PESCARA. Il Tribunale di Roma ha dichiarato ammissibile la prima class action in Abruzzo, una delle poche in Italia, che riguarda la contaminazione di sostanze alimentari: il caso riguarda l'intero paese di Roccamorice (Pescara), un migliaio di abitanti, che nel 2015 si è ritrovato senza la possibilità di utilizzare l'acqua corrente. La class action è contro l'azienda comprensoriale acquedottistica (Aca), società che gestisce il ciclo idrico integrato in 65 Comuni tra le province di Pescara, Chieti e Teramo. Per ora sono una quindicina i cittadini che hanno aderito all'azione per richiedere i danni all'Aca, ma rapidamente il gruppo si amplierà considerevolmente. Nell'azione giudiziaria è stato denunciato il fatto che nell'acqua corrente è finito mercurio fuoriuscito per la rottura di un misuratore della pressione all'interno dei serbatoi. La battaglia legale è stata condotta dagli avvocati Claudio e Matteo Di Tonno, del Foro di Pescara. «La vicenda nasce dal fatto che i venturimetri, strumenti posti all'interno dei serbatoi per la misurazione della pressione, subirono un'avaria riversando mercurio nelle condotte dell'acqua potabile» spiega Matteo Di Tonno. Il caso ha avuto anche conseguenze ambientali che hanno innescato un'inchiesta della procura della repubblica di Pescara per illecito smaltimento di rifiuti pericolosi e inquinamento doloso, visto che per lo svuotamento del serbatoio comunale, le acque contaminate da mercurio sono state sversate finendo per inquinare dei terreni, tra l'altro nel cuore del Parco nazionale della Majella, con la Forestale che ha sequestrato cinquemila metri quadrati limitrofi ai serbatoi in località Bosco e Pagliari, dove è stato trovato un valore di mercurio fino a 223 volte il livello massimo di legge. «L'ammissibilità della class action risponde a criteri rigidissimi» chiosa il legale «e a un vaglio da parte del Tribunale particolarmente severo poiché si tratta di azioni dal grande impatto sociale e finanziario».