Bankitalia blinda Caripe con Mauro e Pilla
Pescara, l'economista diventa presidente del Cda, il dg Tercas sarà nominato consigliere
PESCARA. Bankitalia blinda Caripe. L'economista Giuseppe Mauro va alla presidenza, il nuovo direttore generale Tercas, Dario Pilla, nel Cda: le due nomine chiave del Risiko bancario abruzzese saranno ufficiali il 21 maggio quando si riunirà l'assemblea dei soci della Cassa pescarese controllata dalla capogruppo teramana finita in balìa del terremoto che ha scosso il mondo creditizio regionale.
Mauro, economista di spicco, sarà il garante della transizione dall'ex governance, che si è dimessa, al mese di maggio 2013 quando Caripe rinnoverà l'esecutivo.
Pilla, invece, assicura il legame con la capogruppo Tercas, da una settimana amministrata dal commissario Riccardo Sora nominato da Bankitalia e da Mario Monti per presunte «gravi irregolarità» della precedente gestione. Dall'uscita di scena dell'ex presidente Lino Nisii e dell'ex Cda dell'istituto di corso San Giorgio sono passati pochi giorni. Ma il futuro della capogruppo Tercas e la controllata pescarese è stato già imboccato. Per farlo, Mauro si è dovuto dimettere due giorni fa dalla presidenza del collegio sindacale di Caripe. Prima di lui si erano dimessi il presidente Guglielmo Marconi e l'Ad Mario Russo ma per motivi molto diversi dall'economista.
E' stata una scelta dovuta quella dei secondi, troppo legati alla capogruppo finita sotto il controllo di Bankitalia. Le dimissioni di Mauro invece hanno spianato la strada alla sua nomina al vertice del Cda che traghetterà Caripe nel mare in tempesta della crisi globale.
Una nomina di garanzia, di competenza e al di sopra di tutti: sono le chiavi che hanno fatto scendere la scelta sull'economista d'origine calabrese, facendone scartare altre due. Quella di Alfredo Rabbi, il teramano ex presidente Tearleasing (l'ex finanziaria di Tercas) presa concretamente in considerazione e l'altra, meno probabile, dell'avvocato pescarese, Gaetano Marano, collega di studio del sindaco di Pescara, Luigi Arbore Mascia e membro del Cda Caripe designato dalla Fondazione Pescarabruzzo di Nicola Mattoscio, che è indicata come un possibile attore del futuro del gruppo Tercas. La scelta finale è comunque andata in direzione opposta. La Giornata dell'economia, organizzata ieri a Teramo, è stata l'occasione far incontrare i nuovi protagonisti del Risiko bancario. Nei corridoi della Camera di Commercio, Pilla e Mauro si sono ritrovati faccia a faccia. Il fitto dialogo ingaggiato dai due non è passato inosservato. Volti distesi e modi di fare amichevoli. Ma il riserbo è assoluto. «Non posso dire niente», ha detto l'economista, «il 21 ci sarà l'assemblea dei soci. Si deciderà con un'alzata di mano».
Mauro, economista di spicco, sarà il garante della transizione dall'ex governance, che si è dimessa, al mese di maggio 2013 quando Caripe rinnoverà l'esecutivo.
Pilla, invece, assicura il legame con la capogruppo Tercas, da una settimana amministrata dal commissario Riccardo Sora nominato da Bankitalia e da Mario Monti per presunte «gravi irregolarità» della precedente gestione. Dall'uscita di scena dell'ex presidente Lino Nisii e dell'ex Cda dell'istituto di corso San Giorgio sono passati pochi giorni. Ma il futuro della capogruppo Tercas e la controllata pescarese è stato già imboccato. Per farlo, Mauro si è dovuto dimettere due giorni fa dalla presidenza del collegio sindacale di Caripe. Prima di lui si erano dimessi il presidente Guglielmo Marconi e l'Ad Mario Russo ma per motivi molto diversi dall'economista.
E' stata una scelta dovuta quella dei secondi, troppo legati alla capogruppo finita sotto il controllo di Bankitalia. Le dimissioni di Mauro invece hanno spianato la strada alla sua nomina al vertice del Cda che traghetterà Caripe nel mare in tempesta della crisi globale.
Una nomina di garanzia, di competenza e al di sopra di tutti: sono le chiavi che hanno fatto scendere la scelta sull'economista d'origine calabrese, facendone scartare altre due. Quella di Alfredo Rabbi, il teramano ex presidente Tearleasing (l'ex finanziaria di Tercas) presa concretamente in considerazione e l'altra, meno probabile, dell'avvocato pescarese, Gaetano Marano, collega di studio del sindaco di Pescara, Luigi Arbore Mascia e membro del Cda Caripe designato dalla Fondazione Pescarabruzzo di Nicola Mattoscio, che è indicata come un possibile attore del futuro del gruppo Tercas. La scelta finale è comunque andata in direzione opposta. La Giornata dell'economia, organizzata ieri a Teramo, è stata l'occasione far incontrare i nuovi protagonisti del Risiko bancario. Nei corridoi della Camera di Commercio, Pilla e Mauro si sono ritrovati faccia a faccia. Il fitto dialogo ingaggiato dai due non è passato inosservato. Volti distesi e modi di fare amichevoli. Ma il riserbo è assoluto. «Non posso dire niente», ha detto l'economista, «il 21 ci sarà l'assemblea dei soci. Si deciderà con un'alzata di mano».
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