ABRUZZO

Caccia ai cervi fa cilecca: mancano le autorizzazioni

Cacciatori non abilitati, se ne riparla a novembre. L’associazione Appennino Ecosistema pronta a presentare denunce anche nei confronti della Regione, intanto c'è ricorso al Consiglio di Stato

PESCARA. La caccia ai cervi non parte: mancano le autorizzazioni ai cacciatori. Il via ci sarebbe dovuto essere lunedì 15 ma l’incognita dei tesserini che abilitano i cacciatori di selezione fa rinviare la data di attuazione della delibera regionale di centrodestra. Non tutti li hanno già e gli abbattimenti slittano. Da novembre, e fino a sabato 15 marzo 2025, potrà partire la caccia selettiva esclusivamente degli esemplari “maschi giovani” (dagli 11 ai 24 mesi di età), i “maschi subadulti” (dai 2 ai 4 anni), e i “maschi adulti” (con più di 5 anni).
Da sabato 4 gennaio, invece, i cacciatori autorizzati dalla Regione potranno sparare anche ai cervi piccoli, maschi o femmine (con meno di 12 mesi) perché il quel periodo avranno finito lo svezzamento; alle mamme giovani (12-24 mesi) e a quelle adulte (con più di 2 anni).

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Dopo l’ordinanza del Tar (il Tribunale amministrativo regionale) che ha rigettato il ricorso contro la delibera di abbattimento di 469 cervi, le associazioni ambientaliste, ieri, hanno annunciato un ricorso urgente al Consiglio di Stato, mentre l’associazione Appennino Ecosistema è pronta a presentare denunce penali nei confronti sia dei cacciatori che del presidente della Regione Marco Marsilio se gli abbattimenti venissero attuati senza l’autorizzazione di Incidenza ambientale.

Per quanto riguarda le doppiette, la legge regionale del 28 gennaio 2004 con regolamento attuativo emesso nel 2017, impone ai cacciatori che vogliono sparare ai cervi di rispettare tutta una serie di certificazioni. E’ necessario l’intervento dei tecnici faunistici e tecnici venatori che dovranno monitorare le azioni dei selecacciatori che devono essere abilitati dalla Regione, dagli Ambiti territoriali di caccia e dalle Associazioni Venatorie riconosciute a livello nazionale.

E’ possibile ottenere l’abilitazione solo dopo aver frequentato specifici corsi di formazione che rispettino le linee guida Ispra e dopo aver superato una prova valutativa finale. In Abruzzo però quanti cacciatori hanno già ottenuto questo attestato? Non si esclude che questo aspetto non secondario possa rallentare l’attuazione della delibera della Giunta regionale.

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