Coronavirus: Sospiri ammaina la bandiera blu dell'Ue all'Emiciclo ed è scontro
Blasioli (Pd) contro la protesta del presidente di Forza Italia: "Grave offesa, la Regione non è casa sua"
L'AQUILA. Il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, fa ammainare la bandiera blu dell'Unione europea ed è polemica all'Emiciclo. Il vessillo, che si trova insieme a quelli della Regione Abruzzo e dell'Italia, all'ingresso della sede del Consiglio regionale, all'Aquila, è stato abbassato oggi, 1 aprile, in occasione della seduta dell'assembleaconvocata per varare misure economiche per contrastare la emergenza coronavirus. La protesta è stata annunciata sui social dal presidente Sospiri (Forza Italia). «Quando l'Europa tornerà a essere la Patria che abbiamo sognato per tutti i popoli, anche la sua bandiera in Consiglio regionale tornerà alla stessa altezza di quella Italiana» ha scritto Sospiri.
Immediata la replica del principale partito di opposizione. «Si tratta di una grave offesa della presidenza del Consiglio regionale alla bandiera europea. È propaganda politica mentre si approvava una legge a sostegno dei cittadini, resa possibile proprio dai fondi europei», attacca il consigliere del Pd Antonio Blasioli, che condanna forma e contenuto della protesta messa in atto dal presidente dell'assemblea. «È gravissimo che il Consiglio d'Abruzzo abbia ammainato la bandiera europea e l'abbia accantonata volontariamente dalle aule istituzionali dove si è svolta la seduta consiliare, una gravissima mancanza di rispetto sia per le istituzioni europee di cui l'Italia e di conseguenza l'Abruzzo sono parte fondante e anche per i cittadini tutti» prosegue Blasioli,«il sovranismo e la smania di rendere carta straccia i nostri fondamenti costituzionali in nome della propaganda, restino fuori dalla porta della pubblica amministrazione. Ii fatti di oggi non possono essere di certo considerati una goliardata, né un atto politico, perché la presidenza di un Consiglio regionale non è un organo politico, ma super partes e come tale si deve comportare, a prescindere dalla fede politica di chi ne è il vertice. Oggi tutti gli abruzzesi, tutti gli italiani e tutti i cittadini d'Europa si devono sentire offesi e indignati. Sospiri ha agito arbitrariamente, per esprimere un suo personale dissenso verso decisioni che, fra l'altro, Bruxelles non ha ancora preso, l'Emiciclo è la casa di tutti gli abruzzesi, non la sua, non gli permetteremo di calpestare così i nostri diritti». A sostegno della protesta, il coordinatore di Forza Italia Nazaio Pagano:«È comprensibile l'atteggiamento del presidente Sospiri in considerazione del comportamento dell'Unione europea in questo momento drammatico segnato dalla pandemia del coronavirus, assolutamente non incentrato sulla solidarietà e sulla fratellanza tra popoli e nazioni. Principi che sono e devono essere parte integrante dell'Unione, se ognuno pensa ai propri interessi è fallimento totale».