Fli, Nasuti deluso pensa a una lista civica

16 Febbraio 2011

Il vicecoordinatore finiano pronto a lasciare. Insanabile il dissidio coi vertici

L'AQUIILA. Emilio Nasuti con un piede fuori da Fli: ieri i vertici nazionali non hanno dato risposte e soprattutto garanzie alle rischieste del consigliere regionale, finiano della prima ora, che ha vissuto in prima linea ogni fase del movimento legato al presidente della Camera, Gianfranco Fini. Al presidente della commissione bilancio ha detto di attendere.

Sette giorni, prima di conoscere le intenzioni che il partito ha nei suoi confronti. Nasuti vuole una carica che gli permetta di continuare a lavorare ritagliandosi uno spazio autonomo rispetto al coordinatore, Daniele Toto, con cui ormai è rottura totale. «Praticamente ho chiesto ai vertici nazionali chiarezza nei miei confronti», spiega. «Voglio sapere che cosa è Emilio Nasuti per il partito», aggiunge, «sono arrivato alla costituente da vice coordinatore, ora sono un semplice iscritto. A livello nazionale c'è confusione, le prossime 48 ore saranno determinanti per decidere la linea tra falchi e colombe».

La situazione fa ripiombare di nuovo nel caos e nell'incertezza Fli, movimento partito in Abruzzo con il vento in poppa tanto che dopo la buona penetrazione dei circoli di Fare Futuro e Generazione Italia, aveva messo paura al Pdl facendo intravedere la possibilità di arrivare a cinque, sei consiglieri regionali. Questo ai tempi in cui a guidare le operazioni erano il vice presidente, Alfredo Castiglione e lo stesso Nasuti.

Ma quella fase di crescita la scorsa estate si è trasformata in una pericolosa involuzione, quando a Roma hanno pensato di nominare come primo coordinatore regionale il parlamentare Giampiero Catone: immediata è stata la rivolta della base e la conseguenza è stato l'abbandono di Castiglione, tornato insieme al suo gruppo al Pdl. Nasuti, amico della segretaria storica di Fini, Rita Marino, è rimasto al suo posto facendo la spola tra Roma e l'Abruzzo per far capire che Catone avrebbe portato al fallimento di Fli. E' anche per l'ostinazione del consigliere regionale che il parlamentare campano è stato sostituito da Toto, appena confluito da Pdl a Fli, con l'entusiasmo pian piano ritrovato. Ora con la possibile uscita di Nasuti non ci sarebbe più traccia dei due finiani doc e, conseguentemente, di gran parte del loro seguito. Una uscita resa ancora più probabile dal fatto che i due in questi frangenti decisivi non si sono sentiti, sintomo chiaro che a Toto non interessa trattenere il più vitale dei tre consiglieri regionali finiani e a Nasuti ricostruire il rapporto.

Toto? «Non c'è stato nessun contatto» risponde secco il consigliere regionale». S'aspettava una chiamata? «No comment». L'abbandono di Nasuti è probabile anche alla luce della confusione che regna a livello nazionale, ambito nel quale per ora i falchi hanno prevalso sulle colombe, gruppo del quale fa parte Nasuti, collegato a Urso, che propende per un partito che rimanga nel centrodestra. Al contrario di Toto, espressione di Bocchino, che nel frattempo a Pescara ha incassato l'adesione dei fratelli Teodoro, grandi portatori di voti. Nasuti esclude un ritorno nel Pdl; in piedi il progetto di lista civica nel centrodestra attingendo ai numerosi scontenti in giro. Ma l'abbandono non sarà indolore: «Nel nostro elettorato i tanti che si volevano avvicinare e vedono confusione si allontanano» conclude, «quindi c'è un rallentamento. Mi auguro che si trovi la quadra e si possa tornare ad essere entusiasti intorno al progetto».

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