Giulianova, ballottaggio Mastromauro-Cameli
Il candidato sindaco del Pd in netto vantaggio, ma non supera il 50%. Scrutinio difficile. Buon risultato per Arboretti e Francioni, delude Elisa Braca
GIULIANOVA. A Giulianova è ballottaggio tra il candidato del Pd Francesco Mastromauro e quello del Pdl Giancarlo Cameli. La conferma arriva alle 23.45 dopo una lunga e faticosa maratona, in cui Mastromauro è stato più volte vicino a superare il 50% e in cui lo scrutinio è stato caratterizzato da numerosi intoppi. Basti pensare che in alcune sezioni è stato necessario ricontare daccapo le schede.
I primi risultati, che hanno fatto sperare il Pd in una vittoria al primo turno, sono arrivati intorno alle 18. Un netto vantaggio iniziale per Mastromauro su Cameli è arrivato dai seggi delle frazioni giuliesi di Case di Trento, Villa Pozzoni e Colleranesco, dove il numero di voti ha superato quota 400 contro gli oltre 200 per il candidato del Partito della Libertà.
Una vera sorpresa, anche per lo stesso candidato sindaco, è il risultato di Franco Arboretti della lista “Il Cittadino Governante per cambiare”, con un numero di voti cha oscilla tra 40 e 80 in ogni seggio e con una percentuale del 10,26.
Breve distacco tra Mastromauro e Cameli nei seggi di Giulianova Lido dove una volta c’erano le cosidette sezioni bianche, oggi diventate azzurre per la maggioranza del Popolo della Libertà. Per quanto riguarda la lista civica “Giuliesi” di Gianfranco Francioni, va detto che con i suoi 1212 voti (con una percentuale dell’ 8,37) ha ottenuto il risultato che cercava anche se ora spera di poter essere determinante proprio nel gioco degli apparentamenti.
Francesco Mastromauro non ha voluto parlare di questo ed ha ringraziato pubblicamente i cittadini sostenendo che «hanno compreso il messaggio che abbiamo voluto lanciare pensando soprattutto al futuro, al nostro progetto Giulianova 2020. Abbiamo fatto un discorso di prospettive lanciato verso il futuro anche se hanno tentato di ricacciarci nel passato e qualcuno lo ha fatto anche con mezzi che non esito a definire poco leciti, ma credo che da domani ci confronteremo solo sui programmi. Io ho evitato ogni polemica e credo che i cittadini abbiano apprezzato questo comportamento mantenuto con coerenza sino alla fine». Dal suo canto Giancarlo Cameli non ha nascosto la sua delusione «anche perchè alla luce dello straordinario risultato delle europee mi aspettavo un risultato diverso. Qualcosa non ha funzionato e credo anche di aver capito cosa e ne parlerò con i miei già da domani. Inoltre non credo che la battaglia sia conclusa. Per il ballottaggio io faccio appello alla gente che mi conosce, non faccio appello ai partiti».
Franco Arboretti, dal suo canto, soddisfattissimo del risultato conseguito, ha confernato, come aveva dichiarato in campagna elettorale, che «non mi apparenterò con nessuno, non baratterò nemmeno un voto per un assessorato,un posto di potere. Sono cose che non ci interessano e gli elettori lo hanno capito». Ma è chiaro che anche chi ha votato Giuliesi ed Arboretti tornerà alle rune. Per il ballottaggio si annuncia una gara: Mastromauro parte da quasi il 47% ed appare difficile da raggiungere.
I primi risultati, che hanno fatto sperare il Pd in una vittoria al primo turno, sono arrivati intorno alle 18. Un netto vantaggio iniziale per Mastromauro su Cameli è arrivato dai seggi delle frazioni giuliesi di Case di Trento, Villa Pozzoni e Colleranesco, dove il numero di voti ha superato quota 400 contro gli oltre 200 per il candidato del Partito della Libertà.
Una vera sorpresa, anche per lo stesso candidato sindaco, è il risultato di Franco Arboretti della lista “Il Cittadino Governante per cambiare”, con un numero di voti cha oscilla tra 40 e 80 in ogni seggio e con una percentuale del 10,26.
Breve distacco tra Mastromauro e Cameli nei seggi di Giulianova Lido dove una volta c’erano le cosidette sezioni bianche, oggi diventate azzurre per la maggioranza del Popolo della Libertà. Per quanto riguarda la lista civica “Giuliesi” di Gianfranco Francioni, va detto che con i suoi 1212 voti (con una percentuale dell’ 8,37) ha ottenuto il risultato che cercava anche se ora spera di poter essere determinante proprio nel gioco degli apparentamenti.
Francesco Mastromauro non ha voluto parlare di questo ed ha ringraziato pubblicamente i cittadini sostenendo che «hanno compreso il messaggio che abbiamo voluto lanciare pensando soprattutto al futuro, al nostro progetto Giulianova 2020. Abbiamo fatto un discorso di prospettive lanciato verso il futuro anche se hanno tentato di ricacciarci nel passato e qualcuno lo ha fatto anche con mezzi che non esito a definire poco leciti, ma credo che da domani ci confronteremo solo sui programmi. Io ho evitato ogni polemica e credo che i cittadini abbiano apprezzato questo comportamento mantenuto con coerenza sino alla fine». Dal suo canto Giancarlo Cameli non ha nascosto la sua delusione «anche perchè alla luce dello straordinario risultato delle europee mi aspettavo un risultato diverso. Qualcosa non ha funzionato e credo anche di aver capito cosa e ne parlerò con i miei già da domani. Inoltre non credo che la battaglia sia conclusa. Per il ballottaggio io faccio appello alla gente che mi conosce, non faccio appello ai partiti».
Franco Arboretti, dal suo canto, soddisfattissimo del risultato conseguito, ha confernato, come aveva dichiarato in campagna elettorale, che «non mi apparenterò con nessuno, non baratterò nemmeno un voto per un assessorato,un posto di potere. Sono cose che non ci interessano e gli elettori lo hanno capito». Ma è chiaro che anche chi ha votato Giuliesi ed Arboretti tornerà alle rune. Per il ballottaggio si annuncia una gara: Mastromauro parte da quasi il 47% ed appare difficile da raggiungere.