PESCARA
Incubo tir sulla statale: sos di Masci. Marsilio: così si rischia la tragedia
Sindaco e governatore invocano misure urgenti per superare la paralisi. Confesercenti minaccia di citare in giudizio Autostrade per l'Italia, vertice in prefettura
PESCARA. Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, invoca misure urgenti mentre il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, non nasconde che in queste condizioni si rischia continuamente la tragedia. Intanto, la Confesercenti si dice pronta a citare in giudizio Autostrade per l'Italia qualora la situazione non dovesse migliorare nei prossimi giorni. Si ripetono gli appelli per scongiurare quello che sembra diventato un incubo quotidiano: il traffico sulla statale 16 Adriatica, alimentato dai restingimenti di carreggiata sulla autostrada A14 e le deviazioni dei tir sulle strade ordinarie con tutto quel che ne consegue sulla tenuta della viabilità ordinaria nell'area più demograficamente popolata d'Abruzzo, da Silvi, passando per tangenziali e raccordi autostradali, alla riviera sud di Pescara.
Il sindaco Masci. "La paralisi del traffico da, verso e intorno alla nostra città", rimarca il sindaco del capoluogo adriatico, "sta colpendo in modo importante non solo le attività economiche e i privati che sono costretti a spostarsi in auto per ragioni di lavoro e di studio, ma più in generale nega di fatto il diritto alla libera circolazione dei cittadini. Nonostante il problema sia esterno all’abitato di Pescara", prosegue Masci, "non meno importanti sono i danni che tutti i pescaresi stanno subendo dopo la decisione della magistratura di Avellino di sequestrare il viadotto Cerrano e chiudere il casello di Roseto. A mio avviso, non si possono scaricare gli annosi e irrisolti problemi giudiziari sulle comunità di cittadini che sono costretti ora a vivere con inquinamento e gas di scarico, oltre che con i blocchi totali della viabilità. Chiedo che si intervenga a porre fine a questo stato di cose, che coinvolge in particolare centinaia di mezzi pesanti, e si riporti alla normalità una situazione che è palesemente non sostenibile".
Il governatore Marsilio. Nelle stesse ore, il presidente della Regione Abruzzo fa il punto sulla crisi in atto e auspica soluzioni con urgenza. "Da responsabile regionale di protezione civile", premette Marsilio, "mi preme evidenziare che solo la fortuna ha evitato possibili tragedie. Lo testimonia la vicenda di due ambulanze che nella giornata di ieri sono rimaste imbottigliate nel traffico durante operazioni di soccorso ed emergenza". La riunione del comitato operativo viabilità (Cov), prosegue il governatore, "ha messo a nudo le difficoltà e gli enormi disagi a cui l'intera collettività è sottoposta. Anche la protezione civile rischia di non essere in grado di garantire l'operatività in situazioni di emergenza. Bisogna infatti continuare a sperare nella clemenza delle previsioni meteorologiche, anche pochi centimetri di neve metterebbero in ginocchio l'intera area interessata dall'appesantimento del traffico, a oggi già gravata da rischi per la salute pubblica a causa dell'inquinamento dell'aria e di quello acustico che si registra in queste ore". Marsilio sollecita soluzioni alternative, nelle more di una definitiva messa a norma della struttura autostradale come quella di rimodulare il transito sulla sede autostradale, riaprendola ai mezzi pesanti, con un prefissato limite di velocità e obbligo di distanze di sicurezza. A mio modesto avviso", osserva il governatore, "sarebbe meno gravoso e rischioso rispetto all'attuale traffico bloccato a causa degli ingorghi che derivano dalle criticità sulla viabilità ordinaria. La diversa disciplina del traffico sottoporrebbe a minore stress gli stessi cavalcavia sotto indagine, oggi costretti a subire il peso di vetture ferme e garantirebbe maggiore sicurezza".
Ingorghi e crisi del commercio. Ad annunciare battaglia è Confesercenti. "Siamo pronti a citare in giudizio la società concessionaria dell'autostrada A14: il blocco della circolazione dei mezzi pesanti nel tratto adriatico centrale sta paralizzando le economie cittadine di Pescara, Montesilvano e Città Sant'Angelo, dove vivono 200mila persone senza considerare i Comuni limitrofi. Così non si può andare avanti, i bilanci di centinaia di attività economiche dipendono dalle vendite di questi giorni". Ad affermarlo è il direttore provinciale di Confesercenti Pescara, Gianni Taucci. "Chiediamo di sapere se Autostrade per l'Italia abbia attivato percorsi per concertare con la procura la sistemazione delle problematiche emerse e il dissequestro, garantendo i livelli di sicurezza. In caso contrario", avverte il direttore dell'associazione imprenditoriale "siamo pronti a citare a giudizio Autostrade per l'Italia per i danni arrecati alle città sotto assedio. Chiediamo ai sindaci di fare fronte comune e al prefetto di intervenire con forza: va immediatamente disposto lo stop al passaggio dei mezzi pesanti sulla statale 16 per le gravi conseguenze sotto il profilo dell'inquinamento da polveri sottili e pm10, e bisogna cominciare a ragionare sugli indennizzi alle micro, piccole e medie imprese commerciali per i mancati guadagni di questi giorni".
Applicare le regole dei piani-neve. In caso di nuove emergenze viabilità, come quella avvenuta ieri, con l'area metropolitana letteralmente paralizzata a causa dell'A14 in tilt per l'interdizione ai mezzi pesanti del tratto Pescara Nord-Pineto, verrà attuato quanto previsto dal Piano neve e cioè la razionalizzazione dell'uscita dei Tir sulla viabilità ordinaria. È quanto emerso nel corso di un incontro che si è svolto in prefettura, a Pescara, all'indomani di una delle peggiori giornate che l'area metropolitana ricordi dal punto di vista della viabilità. Alla riunione hanno partecipato, oltre al prefetto, Gerardina Basilicata, i rappresentanti delle forze dell'ordine e dei Comuni di Montesilvano e Città Sant'Angelo (Pescara).
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