VIDEOINTERVISTA
Monsignor Forte: "Non si può essere cristiani senza avere rapporti di dialogo con gli ebrei" / VIDEO
L'arcivescovo Chieti-Vasto spiega perché l'antisemitismo è inconcepibile e contraddittorio per la religione cattolica: anche Gesù era ebreo
PESCARA. "L'antisemitismo è inconcepibile e contraddittorio per la religione cattolica": monsignor Bruno Forte, arcivescovo metropolita Chieti-Vasto, dimostra questa tesi affondando nelle origini della fede cristiana attraverso tradizioni e la scrittura del Vecchio testamento. Monsignor Forte è un importante teologo italiano, ma soprattutto la persona che ha accompagnato Bergoglio nei lavori del Sinodo sulla Famiglia, che si tenne in Vaticano nell'ottobre del 2015, e che già portò la Chiesa ad aperture importanti non solo sul tema delle coppie omosessuali ma anche, per fare un esempio, su quello dei divorziati. Una videointervista più che mai attuale in occasione del giorno della Memoria celebrato in tutto il suo dramma anche in Abruzzo malgrado il covid.
GUARDA IL VIDEO
Secondo monsignore è innegabile che la cultura ebraica abbia dato uno straordinario apporto all'umanità tutta attraverso numerose tradizioni e non ultimo la scrittura del Vecchio Testamento. "Inoltre la Chiesa ha anche ribadito negli ultimi suoi documenti che Gesù era ebreo e quindi accettare Gesù per un cristiano vuol dire accettare il suo popolo", continua Bruno Forte nella sua analisi.
Per l'alto prelato l'antisemitismo è una contraddizione, essere antisemiti è come negare se stessi quali cristiani: "Non si può essere cristiani senza amare e avere rapporti di dialogo con gli ebrei. D'altronde, soprattutto negli ultimi anni, si è rafforzato il rapporto tra la Chiesa cattolica e Israele, un rapporto fondato sul reciproco rispetto e collaborazione con gli eredi di questa grande tradizione ebraica. Un rapporto di grande fecondità per tutta l'umanità".