Se il carcere è migliore della vita coniugale
«Meglio il carcere che continuare a vivere con te!». A chi non è scappata una frase come questa al culmine di una lite con il partner? Ma c’è qualcuno che, oltre che dirla, una roba del genere, prova pure a metterla in pratica. Per esempio, un signore di 50 anni che, a Catania, stava scontando agli arresti domiciliari la condanna per il furto commesso in un supermercato. Qualche giorno fa, dopo l’ennesima lite con la moglie, si è tolto il braccialetto elettronico ed è andato a bussare al carcere di Giarre. Ha suonato al citofono e ha detto: «Ho litigato con mia moglie, non ne posso più, meglio stare in galera che a casa con lei tutto il giorno». A quel punto, racconta il giornale Catania Today, «sul posto, su richiesta del personale della penitenziaria, è giunta una pattuglia di militari che non ha potuto far altro che identificare e arrestare l’uomo». L’evaso in cerca di sbarre, a quel punto, ha pensato di aver realizzato il suo sogno: essere incarcerato. Ma l’illusione è presto svanita. Infatti, dopo il processo per direttissima è stato condannato per evasione. La pena, ha stabilito il giudice, la dovrà scontare a casa sua, in compagnia della moglie. L’uomo spera che, in caso di buona condotta, gli venga attenuata la condanna e che possa finalmente godersi in santa pace un po’ di carcere.
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