17 febbraio
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Oggi, ma nel 1984, a New York, veniva proiettato in anteprima “C’era una volta in America”, ossia “Once upon a time in America”, film di Sergio Leone, con Robert De Niro, poi il 20 maggio successivo verrà presentato fuori concorso nell’edizione numero 37 del festival di Cannes, in Francia, nella versione lunga, da 229 minuti di durata, e l’1 giugno uscirà in 894 sale cinematografiche statunitensi, ma nel taglio da 140 minuti, con montaggio differente rispetto all’edizione europea e ufficialmente con restrizione di pubblico: sarà infatti vietato ai minori di 17 anni non accompagnati.
Per questo il lungometraggio - che era prodotto dall’israeliano Arnon Milchan, che toccherà l’apice della sua carriera con “Pretty Woman”, del 1990, del regista Garry Marshall, con radici abruzzesi di San Martino sulla Marrucina - avrà iniziali problemi nell’essere compreso appieno, secondo lo schema di flashback ideato da Leone, poi subirà rimaneggiamenti e diverrà una pietra miliare della cinematografia internazionale. Nel Belpaese il debutto sul grande schermo, nel formato da 220 minuti di estensione, ci sarà il 28 settembre di quel 1984. Avverrà con le proiezioni aperte a tutti, il doppiaggio nella lingua di Dante Alighieri diretto da Riccardo Cucciolla, la voce di De Niro prestata anche in quel caso da Ferruccio Amendola.
Con intensa colonna sonora di Ennio Morricone, “C’era una volta in America” (nella foto, particolare, Leone proprio sul set, nello scatto tratto da UniVersoMe, testata multimediale degli studenti dell’ateneo di Messina) era l’ultimo film di Leone - romano del 1929, che morirà nella Capitale, il 30 aprile 1989, a 60 anni, per arresto cardiocircolatorio - dietro la macchina da presa e il maestro del genere “spaghetti-western” pensava di girarlo da oltre 15 anni, da prima del rilascio di “C’era una volta il West”, per fornire nel gangster-movie la sua personalissima versione degli States nell’ambito della “trilogia della seconda frontiera americana” che comprendeva pellicole come “Giù la testa”, del 1971, vincitrice del David di Donatello, premio tributato dall’Accademia del cinema italiano fondata nel 1963, nel 1972, e il già menzionato “C’era una volta il West”, del 1968.
Nel 1985 Leone riceverà il Nastro d’argento al regista del miglior film, riconoscimento assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani, inquadrato nella Federazione nazionale della stampa italiana, dal 1946, proprio per “C’era una volta in America”. Il 9 ottobre 2014, alla Camera dei deputati, gli verrà conferito, alla memoria, il Premio America, offerto dalla fondazione Italia-Usa, particolarmente per l’impegno profuso in “C’era una volta in America”.