7 marzo

Oggi, ma nel 1986, in tutta Italia, entrava nella top 20 della classifica nazionale dei singoli “Memole dolce Memole”, interpretata da Cristina D’Avena, sigla d’apertura e di chiusura dell’edizione trasmessa su Italia 1 del cartone animato “anime” giapponese, in 50 episodi della durata di 24 minuti ciascuno, dal quale sarà poi stato tratto il manga omonimo di Rie Takahata, per la rivista Monthly Carol, che era stato lanciato sul piccolo schermo nipponico Tv Asahi il 3 marzo 1984. Per la precisione debuttava al 17° posto, provenendo dal 26°, in una chart settimanale tricolore monopolizzata da grandi calibri destinati ad entrare nell’annuario della musica leggera sia italiana che internazionale. Tra i quali: “Adesso tu”, di Eros Ramazzotti, in vetta; “The captain of her heart”, dei Double, in terza piazza; “È tutto un attimo”, di Anna Oxa, in quinta posizione; “Take on me”, degli A-Ha, al decimo gradino; “Ti sento”, dei Matia Bazar, all’undicesimo.
Il 45 giri della D’Avena, che sul b-side aveva incisa la versione strumentale in linea con la tradizione del tempo, rimarrà nell'immaginario collettivo di quanti erano giovani e giovanissimi in quel periodo. Il disco arrivava dopo il singolo “Kiss me Licia”, dell'85, e precedeva “Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo”, dell'86, era il 22° nella carriera dell’artista bolognese di 22 anni, era proveniente dall’album “Fivelandia 4” che era pubblicato dall’etichetta discografica Five record ed era distribuito dalla Compagnia generale del disco, aveva testo di Alessandra Valeri Manera, che era anche la produttrice, mentre l’arrangiamento musicale era di Giordano Bruno Martelli e vi era la partecipazione, per i cori, dei Piccoli cantori di Milano, diretti da Niny Comolli e da Laura Marcora. Nel Belpaese il film d’animazione con le avventure del singolare folletto dai capelli viola con tanto di bacchetta magica dalla punta a stella e l’amica bionda Mariel relegata nella sua stanza dalla malattia veniva trasmesso nella fascia oraria preserale il lunedì mercoledì e venerdì e durerà fino al 2 maggio di quel 1986, sempre col doppiaggio nella lingua di Dante Alighieri diretto da Giuseppe “Cip” Barcellini.