VISTO E SEGNALATO
I reperti nascosti e in abbandono a Pescara
Altro che Santa Gerusalemme. A Pescara i resti del tempio della Vittoria Augusta non si vedono neanche da vicino. Primo, perché i vetri attraverso i quali si dovrebbero scorgere, sono sempre sporchi, imbrattati e coperti da erbacce; secondo, perché le stesse teche sono rotte, hanno evidenti crepe che rendono quindi i vetri anche pericolosi. La segnalazione arriva da quanti lavorano e risiedono nella zona che pure è davanti alla cattedrale di San Cetteo.
Il sito archeologico malgrado sia ritenuto di grande importanza, nel cuore del centro storico, è in condizioni di degrado. Lì sotto ci sono le fondazioni del tempio a pianta circolare di imponenti dimensioni, costruito nel III-IV secolo d.C. ed originariamente dedicato al culto della Vittoria Augusta (come testimoniato da un'epigrafe "Victoriae Augustae Sacrum" ancora visibile nel XX secolo). Ma è tutto nascosto da queste teche dalle quali non si vede nulla. E oltre ai vetri pericolosi, viene segnalato che le transenne che dovrebbero impedire l'accesso sopra di essi, sono di plastica e pertanto sballottate fino a farle cadere dal vento di questi giorni.
"Questa è la situazione dopo ben 6 mesi nei quali abbiamo segnalato più volte alle autorità competenti il problema", raccontano i lettori de ilCentro.it: "Il vetro rotto è pericoloso e anche se la parte lesa è stata transennata non si è risolto niente, le stesse transenne volano in mezzo alla strada mettendo in pericolo cose e persone. E tutto questo proprio di fronte la nostra bella cattedrale!".
L'auspicio è che il Comune, leggendo questo blog, possa "riparare". Anche se il Fai, Fondo per l'ambiente, valutando quanto fosse preziosa la testimonianza nascosta dalle amministrazioini che si sono succedute, ha più volte indicato/suggerito di valorizzare quanto invece si cela sotto il marciapiede. Come? Insatallando un nuovo sistema di aerazione meccanica delle teche in grado di prevenire la crescita di erbe infestanti che rende quasi invisibili le pur alte colonne del sito; estendere l'area delle teche vetrate attraverso un lieve restringimento della sede stradale adiacente e la realizzazione di teche più ampie; installando segnali stradali che indichino il sito archeologico a distanza; installando una cartellonistica bilingue che racconti la storia del sito di Santa Gerusalemme.