VISTO E SEGNALATO
Le toilette (chiuse) vista mare sulla Via Verde
Siamo di nuovo sulla Via Verde e ci torniamo perché arrivano altre segnalazioni (negative) dopo quelle sulle strutture inesistenti nelle stazioni per le bici. Segnalazioni che dimostrano quanto siano alte le aspettative di turisti e villeggianti sulla pista ciclopedonale che percorre la Costa dei Trabocchi dopo le presentazioni e le inaugurazioni che si sono succedute con lancio promozionale stellare e l'identicazione di simbolo di marketing turistico abruzzese da parte della politica. Ma si sa, può spesso capitare che più una cosa viene gonfiata, più rischia di scoppiare. E allora i meriti si possono ritorcere contro.
L'oggetto della nuova questione sono i casotti vista-mare realizzati lungo la Via Verde e che sono stati lasciati per accogliere i servizi igienici. Casotti che erano già finiti nel mirino di tante critiche a causa della loro posizione ingombrante, considerato che è evidente come ostruiscano la vista panoramica e quanto stridano con la vocazione turistico-ambientale della stessa pista ciclopedonale. Il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio aveva chiesto alla Provincia di Chieti di abbatterli considerato che i servizi igienici potevano essere realizzati in spazi più adeguati e già a portata di mano nei pressi delle ex stazioni. Anche la Soprintendenza si era espressa definendoli brutture. Ma i casotti sono rimasti. E anzi sono stati ristrutturati, è stato speso altro denaro pubblico, cercando di "abbellirli" e renderli più (eco)compatibili utlizzando addirittura materiale come il legno. Ma non sono stati aperti. Le porte sono rimaste chiuse e i servizi igienici sono inaccessibili. Quindi d'estate, la stagione con maggiore appeal turistico, la Via Verde - cioé lo strumento probabilmente più propagandato degli ultimi anni in Abruzzo - e i suoi turisti si ritrovano con questi casotti che spuntano in prossimità delle ex stazioni (San Vito, Fossacesia, ecc) e che non solo in tanti continuano a chiedersi a che cosa servano, ma che sono anche chiusi.
Il motivo del mancato avvio delle toilette vista mare possiamo ipotizzarlo nel mancato e tardivo rilascio di qualche autorizzazione legata ad esempio all'impianto idrico fognario o al servizio pubblico a cui sono destinati. Ma se così fosse perché non realizzare i wc nei locali già presenti (e meno ingombranti) delle ex stazioni e fare da subito a meno dei casotti (che potevano essere cancellati)?
La Provincia di Chieti pare che abbia delle novità in merito. Nel frattempo tuttavia a chi scappa la pipì o qualcos'altro non resta che infrattarsi dietro a una siepe, lasciando le tracce nei paraggi rendendo il panorama e l'aria intorno più "caratteristiche". Qualcuno non ce l'ha fatta a trattenersi e ha preferito sfondare direttamente la porta di un casotto-wc. Senza acqua. E poi lì qualcun altro è tornato con altri intenti e ha vandalizzato la toilette rivestita di legno. Occorrerà tornare a spendere altri soldi per rimetterla a posto e magari prevedere anche qualcosa per proteggerla da nuovi atti vandalici come ad esempio l'ingresso automatico a pagamento. In alternativa ci sono sempre quei wc rimasti chiusi nelle ex stazioni...