Le toilette (chiuse) vista mare sulla Via Verde

3 Agosto 2023

Siamo di nuovo sulla Via Verde e ci torniamo perché arrivano altre segnalazioni (negative) dopo quelle sulle strutture inesistenti nelle stazioni per le bici. Segnalazioni che dimostrano quanto siano alte le aspettative di turisti e villeggianti sulla pista ciclopedonale che percorre la Costa dei Trabocchi dopo le presentazioni e le inaugurazioni che si sono succedute con lancio promozionale stellare e l'identicazione di simbolo di marketing turistico abruzzese da parte della politica. Ma si sa, può spesso capitare che più una cosa viene gonfiata, più rischia di scoppiare. E allora i meriti si possono ritorcere contro.

Sulla Via Verde con le bici in spalla nelle stazioni

L'oggetto della nuova questione sono i casotti vista-mare realizzati lungo la Via Verde e che sono stati lasciati per accogliere i servizi igienici. Casotti che erano già finiti nel mirino di tante critiche a causa della loro posizione ingombrante, considerato che è evidente come ostruiscano la vista panoramica e quanto stridano con la vocazione turistico-ambientale della stessa pista ciclopedonale. Il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio aveva chiesto alla Provincia di Chieti di abbatterli considerato che i servizi igienici potevano essere realizzati in spazi più adeguati e già a portata di mano nei pressi delle ex stazioni. Anche la Soprintendenza si era espressa definendoli brutture. Ma i casotti sono rimasti. E anzi sono stati ristrutturati, è stato speso altro denaro pubblico, cercando di "abbellirli"  e renderli più (eco)compatibili utlizzando addirittura materiale come il legno. Ma non sono stati aperti. Le porte sono rimaste chiuse e i servizi igienici sono inaccessibili. Quindi d'estate, la stagione con maggiore appeal turistico, la Via Verde - cioé lo strumento probabilmente più propagandato degli ultimi anni in Abruzzo - e i suoi turisti si ritrovano con questi casotti che spuntano in prossimità delle ex stazioni (San Vito, Fossacesia, ecc) e che non solo in tanti continuano a chiedersi a che cosa servano, ma che sono anche chiusi.

Sulla riviera gli scivoli per disabili... con le auto davanti

Il motivo del mancato avvio delle toilette vista mare  possiamo ipotizzarlo nel mancato e tardivo rilascio di qualche autorizzazione legata ad esempio all'impianto idrico fognario o al servizio pubblico a cui sono destinati. Ma se così fosse perché non realizzare i wc nei locali già presenti (e meno ingombranti) delle ex stazioni e fare da subito a meno dei casotti (che potevano essere cancellati)?

La Provincia di Chieti pare che abbia delle novità in merito. Nel frattempo tuttavia a chi scappa la pipì o qualcos'altro non resta che infrattarsi dietro a una siepe, lasciando le tracce nei paraggi rendendo il panorama e l'aria intorno più "caratteristiche". Qualcuno non ce l'ha fatta a trattenersi e ha preferito sfondare direttamente la porta di un casotto-wc. Senza acqua. E poi lì qualcun altro è tornato con altri intenti e ha vandalizzato la toilette rivestita di legno. Occorrerà tornare a spendere altri soldi per rimetterla a posto e magari prevedere anche qualcosa per proteggerla da nuovi atti vandalici come ad esempio l'ingresso automatico a pagamento. In alternativa ci sono sempre quei wc rimasti chiusi nelle ex stazioni...