Acquedotto rotto, la Sasi valuta il risarcimento

ORTONA. I tecnici della Sasi hanno lavorato tutta la notte per ripristinare la rottura che c’è stata giovedì pomeriggio nella condotta principale nel terrotorio di Frisa, che rifornisce d’acqua la città di Ortona e altri centri vicini. Così, ieri l’acqua c’era già dal mattino presto in città.

«Una prova di efficienza della Sasi che è riuscita subito a risolvere il problema», commenta il capogruppo consiliare del Pd, Tommaso Coletti, delegato dal sindaco ai rapporti con le società partecipate, «un elogio va al presidente della Sasi, Domenico Scutti, al direttore Domenico Di Renzo e, soprattutto, ai dipendenti operativi che sono riusciti a riparare l’adduttrice principale dove passa l’acqua per i comuni e che è stata tranciata in un punto, ovviamente, accidentalmente da un contadino che stava effettuando uno scavo sul suo terreno per mettere un vigneto. Dei solchi abbastanza profondi», continua Coletti, «considerando che il tubo, a quanto mi hanno detto, era posizionato a oltre un metro e mezzo di profondità e so che la “movimentazione” del terreno per prepararlo alla coltura della vigna si fa a circa un metro e 30. La Sasi è riuscita a rimettere facilmente i tubi in pressioni e quindi a garantire il servizio già dalle 7 del mattino perché oltre alla rete aveva chiuso anche il grande serbatoio della Gagliarda che aveva mantenuto livelli adeguati per un’erogazione accettabile del flusso d’acqua».

«La Sasi», aggiunge Coletti, «sta valutando cosa fare in merito al danno subito, in pratica sulle modalità del recupero delle spese per la riparazione della conduttura idrica, ma per il momento non si sbilancia più di tanto su quale strada intraprenderà».

Pare che questa estate l’acqua in città durante la notte se ne sia andata con meno frequenza rispetto agli anni precedenti e questo è una buona cosa essendo Ortona un centro costiero. (l.s.)

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