Allerta per i topi in tutti i rioni della città

27 Giugno 2014

Ma per l’assessore Tascione non c’è emergenza: «Le piogge torrenziali li fanno uscire dalle fogne»

LANCIANO. È allarme topi in città. Non solo in periferia o nelle immediate vicinanze di zone con fitta vegetazione o campagna, ma anche in centro dove sono diverse le segnalazioni di avvistamenti di questa specie di roditori non molto amata dagli uomini. In tanti li hanno notati “passeggiare” sui marciapiedi in centro o addirittura se li sono trovati sul pianerottolo o sul balcone di casa. Anche su corso Trento e Trieste un commerciante si è trovato un topo dentro il negozio.

Non c’è una zona maggiormente colpita rispetto a un’altra. I ratti, scuri, anche di grossa taglia, sono stati notati un po’ ovunque. Gli avvistamenti, anche di animali morti in mezzo alla strada, sono stati diversi tanto da far sospettare che non sia stata effettuata la consueta derattizzazione per le varie zone del comprensorio lancianese da parte dell’amministrazione comunale a causa di tagli alle spese. «Niente di più errato», corregge il tiro Evandro Tascione, assessore alle politiche ambientali, «abbiamo un contratto preciso con la società che periodicamente si occupa di monitorare la situazione controllando se le esche messe in giro per la città vengono mangiate. Non ci sono stati tagli nè rimodulazioni per questo tipo di servizio, che viene svolto come sempre. Il fatto di notare maggiormente i ratti per strada», continua Tascione, «può essere ricondotto a due cause principali. La prima riguarda il tipo di veleno usato per i ratti che ha un effetto ritardato e provoca nell’animale una sorta di emorragia interna e morte per soffocamento. Ecco perché i roditori sono spinti ad uscire fuori dalle tane. La seconda ragione riguarda le piogge torrenziali di questi giorni: le fogne si saturano e i ratti fuggono fuori. Ma non c’è nessuna emergenza».

Già da tempo, così come aveva annunciato l’assessore alle politiche della casa, Marcello D’Ovidio, l’amministrazione comunale sta inoltre effettuando una ricognizione di tutte le case e gli androni abbandonati, soprattutto nel centro storico. «Stiamo facendo una stima delle abitazioni sfitte e disabitate», aggiunge Tascione, «e ricontattando tutti i proprietari per sollecitarli a una soluzione. Purtroppo questo genere di situazioni non fa che aumentare il degrado. Il ratto è l’unico animale che sopravvive a tutto, è molto radicato nell’habitat umano, bisogna far sì che i nostri comportamenti non attraggano o incentivino la sua presenza. Invito anche a non lasciare le buste di rifiuti organici fuori dalle case o dai cassonetti». (d.d.l.)

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