RAPINO
Altre minacce al sindaco, ora è per un certificato di residenza
Micucci ha ricevuto un video in cui un uomo dice di volerlo picchiare. Il primo cittadino resta sotto sorveglianza
RAPINO. Prima le minacce di morte tramite social, ora quelle di percosse e lesioni in un video: a riceverle è Rocco Micucci, sindaco di Rapino, paese di circa 1200 abitanti nella provincia di Chieti. A lui arriva ora la "piena solidarietà e vicinanza" del presidente nazionale dell'Associazione dei Comuni Italiani (Anci), Antonio Decaro, a nome di tutti i sindaci d'Italia.
"Chiederemo - ha detto Decaro - che il caso venga trattato nello specifico Osservatorio sugli atti intimidatori verso gli amministratori locali attivo presso il ministero dell'Interno". E' importante "che gli amministratori locali denuncino sempre, come ha ben fatto il sindaco di Rapino - si legge sul sito di Anci - senza sottovalutare l'atto intimidatorio, specie in un contesto di grande malumore che presenta anche episodi dal nord a sud del Paese di forte disagio sociale".
Nel video inviato a Micucci e pubblicato anche su un canale YouTube, un uomo annuncia la volontà di picchiare a sangue il primo cittadino, reo, a suo dire, di aver ostacolato il rilascio della residenza in suo favore. Micucci, che è vice presidente di Anci Abruzzo, è stato già vittima di un tentativo di aggressione e ha ricevuto minacce di morte via Facebook, episodi che hanno determinato un provvedimento di sorveglianza dinamica da parte del Comitato per l'ordine pubblico presieduto dal prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa.
"Ciò che sta accadendo negli ultimi tempi è solo una parentesi triste, un atteggiamento sbagliato di chi pensa che con la violenza, verbale e addirittura fisica, si possano risolvere le cose - dice Micucci - Ho ricevuto questa intimidazione per un semplice motivo: gli uffici del Comune di Rapino non hanno assecondato la richiesta di una residenza, perché priva dei requisiti prescritti, da parte di una persona che pare abbia occupato un'abitazione senza titolo. Su questa vicenda già indagano le forze dell'ordine e sono state adite le vie legali da parte dei legittimi eredi. Ritengo che questi episodi siano da non sottovalutare, ma comunque da ricondurre ad atteggiamenti sconsiderati di pochi soggetti che non accettano le regole. Rapino è e resta un baluardo della legalità e della democrazia".