Atessa Stellantis, dal tavolo con il Ministero uno spiraglio per salvare i posti di lavoro
Nel tavolo di confronto di oggi Jean-Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, si è lanciato in avventurose promesse che, se rispettate, potrebbero salvare il posto di lavoro a molti operai dell’azienda, il cui futuro è ormai da anni appeso ad un filo
ATESSA. E’ presto per parlare, ma forse si vede una luce in fondo al tunnel dell’automotive abruzzese. O almeno un lumicino. Ad Atessa Stellantis ha promesso che, oltre all'introduzione del CustomFit – il programma di conversione e personalizzazione – e, da fine 2024, della produzione di veicoli elettrici, dal 2027 avvierà la produzione di una nuova versione di Large Van. Lo ha detto Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis al tavolo del Mimit.
Al tavolo di confronto con Stellantis erano presenti, oltre Imparato, il ministro delle Imprese del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e quello del Lavoro, Marina Calderone, i rappresentanti dell'azienda e delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria.
Che la giornata di oggi potesse essere importante per il futuro dell’automotive italiano, e soprattutto dei più di 50mila lavoratori che sono impegnati nel settore, lo aveva lasciato intendere Urso all’apertura del tavolo: "Ora possiamo rimettere sulla giusta strada l'auto italiana ed europea, possiamo farlo da oggi in Italia, dobbiamo farlo insieme in Europa. È il momento delle decisioni, è il momento della responsabilità".
Dopo la bufera che si era abbattuta su Stellantis in seguito alle dichiarazioni dell’ormai ex ceo Carlos Tavares in parlamento, culminata con il suo addio e l’annessa buonuscita – che si presumeva essere da 100 milioni di euro prima che Stellantis smentisse – Imparato ha cercato di raffreddare gli animi, lanciandosi in un piano avventuroso che, stando alle sue parole, sarà realizzato senza alcun incentivo statale.
La produzione ad Atessa continuerà con delle novità: l'introduzione del CustomFit, da fine 2024 la produzione di veicoli elettrici e, dal 2027 la produzione di una nuova versione di Large Van. Ma Imparato ha affermato che anche lo stabilimento di Pomigliano non chiuderà i battenti – come si paventava – ma che, al contrario, grazie all’installazione della nuova piattaforma Stla-Small dal 2028 per esso è prevista la produzione di 2 nuovi modelli compatti: la produzione delle vetture mass market con l'estensione della produzione della Panda (detta anche Pandina) fino al 2030, seguita dall'introduzione della nuova generazione dello stesso modello.
Alla fine del tavolo Urso ha ringraziato tutti gli attori coinvolti che "dopo due anni di intenso lavoro comune ci permettono finalmente di segnare una svolta, in Italia e in Europa". "In queste settimane ho doverosamente sentito tutti gli attori presenti al tavolo - ha aggiunto -, dai presidenti delle Regioni ai segretari generali dei sindacati, dall'Anfia alle confederazioni di impresa. Il sistema Italia può agire insieme per il rilancio del settore automotive nella difficile fase di rinnovamento tecnologico e transizione industriale".