“Ti ammazzo, preparati la bara”: così terrorizzava la madre. Figlio violento arrestato per la seconda volta
“Io ti ammazzo. Preparati la bara, sei una donna morta”: così l’indagato 38enne, in base alle accuse, terrorizzava la madre. Il 22 novembre l’uomo è stato arrestato una prima volta per la violazione del provvedimento. Poi, in due occasioni, ha rotto il braccialetto elettronico. L’altro ieri, l’ultimo atto.
CHIETI. È stato arrestato sabato sera, per la seconda volta in pochi giorni, dopo essersi avvicinato di nuovo alla madre che lo aveva denunciato per continue violenze e minacce di morte. Un figlio violento di 38 anni è stato bloccato dai carabinieri della compagnia di Chieti e portato in caserma, dove ha trascorso anche l’intera giornata di ieri in camera di sicurezza. Stamattina l’uomo, difeso dall’avvocato Marco Femminella, comparirà in tribunale per l’udienza di convalida e il contestuale interrogatorio.
Dall’inizio di novembre il trentottenne è sottoposto alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare dopo le indagini condotte dai poliziotti della squadra mobile di Chieti. «Io ti ammazzo. Preparati la bara, sei una donna morta»: così l’indagato, in base alle accuse, terrorizzava la madre. L’anziana ha riferito di una quotidianità fatta di aggressioni verbali, offese e imposizioni nei suoi confronti da parte del figlio che, sempre secondo la querela, è dedito al consumo di droghe ed è solito rivolgersi a lei con frasi del tipo: «Non capisci niente, io non ti faccio arrivare a fine vita, ti uccido». La vittima è stata costretta a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine più volte, a seguito di discussioni molto accese con il figlio. In un’occasione quest’ultimo l’avrebbe aggredita anche fisicamente. In un’altra circostanza, l’indagato le avrebbe stretto le mani al collo, puntandole alla gola un coltello da cucina e pronunciando gravi intimidazioni.
Il 22 novembre l’uomo è stato arrestato una prima volta per la violazione del provvedimento. Poi, in due occasioni, ha rotto il braccialetto elettronico. Fino all’altroieri, quando il dispositivo di sicurezza – che, nel frattempo, gli era stato nuovamente applicato – ha iniziato a suonare facendo scattare l’allarme nella sala operativa della questura. A quel punto sono stati allertati i carabinieri, competenti – in quella fascia oraria – nella zona di Chieti Scalo.
Il trentottenne è stato sorpreso nell’abitazione della madre e arrestato per il reato di «violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa».
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