Il capo della banda ancora sotto accusa

24 Settembre 2019

Botte e minacce: scatta il quarto processo per Martin, principale imputato della cruenta rapina ai coniugi Martelli

LANCIANO. Va a processo il 22 gennaio 2020 per tentata estorsione e rapina impropria in concorso con Gaetano Guarnieri 37 anni di Lanciano Marius Adrian Martin, uno dei principali imputati del processo per la cruenta rapina nella villa dei coniugi Martelli-Bazzan avvenuta il 23 settembre 2018. Per la Procura Martin sarebbe il capo della banda che rapinò la coppia dopo averla legata, pestata a sangue e dopo aver tagliato con una roncola il padiglione auricolare della Bazzan perché con i suoi 35 anni era il più anziano della gang fatta dai ventenni Ion Cosmin e Costantin Aurel Turlica, Alexandru Bogadan Colteanu, George Ghiviziu e Ruset Aurel. Gli stessi “compagni” lo avevano indicato come capo, mentre Martin ha sempre ribadito di non esserlo e di aver fatto solo da palo in quella notte di terrore. Ha sempre detto che il giorno dopo la rapina era andato a Brescia per fare dei vaccini ed era poi fuggito in Romania per paura; lì è stato catturato. E Martin, con i suoi complici, sarà in tribunale lunedì prossimo, per la nuova udienza del processo con rito abbreviato che è in corso dinanzi al giudice Giovanni Nappi. Ora, lo stesso Nappi lo ha rinviato a giudizio, con Guarnieri, per una tentata estorsione e rapina in concorso che sarebbero avvenuti nel settembre 2015. Vicenda che nasce da un presunto danno subito dall’auto di Guarnieri: un lungo segno con una chiave, che avrebbe fatto I.G.P. 23 anni, che ha poi denunciato Guarnieri rappresentato dall’avvocato Vincenzo Menicucci e Martin, difeso da Andrea D’Alessandro. Secondo l’accusa sostenuta in aula dal sostituto procuratore Francesco Carusi, i due avrebbero incolpato ingiustamente I.G.P. di aver danneggiato la Bmw di Guarnieri. Lo iniziarono a minacciare dicendogli che se non «gli avesse pagato 1.000 euro, gli avrebbero spaccato la testa, messo una bomba sotto casa, gli avrebbero sparato alle gambe e che avrebbero ucciso la moglie e la famiglia». E dalle parole poi sarebbero passati ai fatti, perché dopo averlo colpito alla testa con un piede di porco (procurandogli «un trauma cranico commotivo» guaribile in 10 giorni), gli avrebbero rubato dal portafoglio 150 euro (da qui l’accusa di rapina). Solo Guarnieri risponderà anche di danneggiamento perché ha buttato a terra il cellulare di I.G.P. rompendolo. In udienza l’avvocato Menicucci aveva chiesto di derubricare i reati in esercizio arbitrario delle proprie ragioni e furto, mentre D’Alessandro ha chiesto il «non luogo a procedere» per Martin perché sarebbe stato solo presente, non avrebbe commesso alcun reato.
Per Martin il 22 gennaio 2020 si aprirà quindi il quarto processo al tribunale di Lanciano; il primo è in corso per i furti d’auto e reati contro il patrimonio, il secondo è quello per rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona ai danni dei Martelli, il terzo si aprirà il 22 ottobre per i furti con spaccata nei bar.
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