Il Pd: Di Primo è al capolinea Febo: è l’anticamera del crac

15 Giugno 2014

CHIETI. «La sonora bocciatura arrivata da un collegio di revisori “amico” sta a significare che più di qualcuno nel centro destra vuole scaricare il sindaco Umberto Di Primio». Filippo Di Giovanni,...

CHIETI. «La sonora bocciatura arrivata da un collegio di revisori “amico” sta a significare che più di qualcuno nel centro destra vuole scaricare il sindaco Umberto Di Primio».

Filippo Di Giovanni, segretario cittadino del Pd (nella foto qui in basso), preferisce dare un’interpretazione politica al parere negativo espresso dai revisori dei conti sul bilancio consuntivo 2013 del Comune.

Luigi Febo, capogruppo di Chieti per Chieti (foto a destra e più in basso), invece, profetizza un “disastro finanziario alle porte.” Insomma si stringe il cerchio intorno all’amministrazione Di Primio che, alle minori entrate dello Stato, ai debiti contratti o ereditati, alla mancata capacità di riscuotere crediti iscritti in bilancio, adesso deve fronteggiare la scure dei revisori dei conti. Che si è abbattuta con una violenza mai vista prima secondo il segretario del Pd.

«Nei pareri precedenti si intravedeva sempre una via d’uscita che nella relazione sul consuntivo 2013 - spiega Di Giovanni- non c’è. E’ chiaro che lo scenario complessivo in Comune è cambiato radicalmente specie dal punto di vista politico». Un concetto motivato con un breve excursus storico che parte dall’insediamento del sindaco Di Primio a palazzo d’Achille.

«Dal 2010 questa amministrazione è andata allo scontro con il collegio dei revisori dei conti accusato di essere di parte. Nell’anno successivo sono arrivati - ricorda Di Giovanni - i tagli del Governo agli enti locali ed una serie di contenziosi rimasti in sospeso con l’ente che non ha messo in campo nessuna politica di risparmio economico. Nel 2012 il collegio è cambiato con la nomina di professionisti indicati dal sindaco e dal centro destra». Ma la gestione contabile del Comune, sottolinea Di Giovanni, è continuata ad essere contraddistinta da forti anomalie culminate nella bocciatura del consuntivo 2013 che si è materializzata, peraltro, dopo che i revisori avevano espresso un parere non favorevole sul previsionale 2013. «E’ lampante - tuona Di Giovanni - che nel centro destra siano iniziate le manovre per scaricare Umberto Di Primio in vista delle prossime elezioni comunali». Il consigliere Febo preferisce, di contro, soffermarsi sulle osservazioni dei revisori che consentono poca interpretazione.

«La situazione contabile del Comune - dice Febo - sembra addirittura peggiorata rispetto a quanto evidenziato dai revisori nel previsionale».

E giù una serie di esempi concreti avvalorati dal parere dei revisori. «Sono stati avanzati dubbi sull’accertabilità delle entrate e della loro riscossione relativamente ai canoni idrici, al canone concessorio non ricognitorio e alla Tares. Inoltre è stato rimarcato come - aggiunge Febo - le cause della crisi di liquidità in cui versa l’ente sono da ricercarsi anche nella rilevata scarsa capacità di incassare i propri crediti mentre ci sono dubbi sull’attendibilità dell’avanzo. Insomma il dissesto finanziario è davvero dietro l’angolo».

Jari Orsini

©RIPRODUZIONE RISERVATA