Infastidisce i clienti con il coltello in giro per Megalò: rimpatriato in Egitto, era stato già espulso dall’Italia
Un giovane 19enne, assieme a un connazionale, è stato preso dagli agenti della squadra volante. I controlli nella zona rossa disposta dal prefetto
CHIETI. Molestava i clienti del centro commerciale Megalò - una delle zone rosse a tutela rafforzata individuate dal prefetto Gaetano Cupello nell’ultima riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza - assieme ad un amico. Non solo: nascondeva in tasca un coltello di sette centimetri e non avrebbe potuto essere in Italia, avendo già a suo carico un ordine della questura di Chieti di lasciare il territorio nazionale (per reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di stupefacenti). Una volta fermato e identificato dagli agenti della polizia, è stato espulso dall’Italia.
I due giovani egiziani con precedenti sono finiti nella rete di controlli disposti dal questore di Chieti, Aurelio Montaruli. Nel pomeriggio di mercoledì scorso una volante dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretto dal sostituto commissario Andrea D'Angelo, nel corso dell’attività di controllo all’interno di Megalò, ha identificato due cittadini egiziani, rispettivamente di 19 e 25 anni. Gli agenti hanno notato il diciannovenne con un atteggiamento molesto mentre infastidiva alcune persone presenti all’interno del centro commerciale.
Dai controlli è emerso che i due erano gravati da numerosi precedenti penali. E il diciannovenne risultava irregolare, oltre ad essere privo di documenti di identificazione. Dalla perquisizione, tra l’altro, è spuntato fuori un coltello a serramanico con una lama di una di 7 centimetri, immediatamente sequestrato dalla polizia. Il 19enne è stato denunciato per il possesso dell’arma e per l’inottemperanza all’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale.
Dopo gli accertamenti dell’ufficio Immigrazione della questura, per il giovane egiziano è arrivato dalla prefettura di Chieti un provvedimento di espulsione eseguito con accompagnamento in frontiera disposto dal questore e convalidato dal giudice di pace: così il giovane è stato imbarcato a Fiumicino su un volo charter per l’Egitto, preventivamente organizzato dalla direzione centrale dell’Immigrazione.
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