L’ultimo saluto a Daniele «Eri buono, ci mancherai»

26 Giugno 2014

Colleghi della Pilkington e amici all’addio al dipendente morto dopo il coma Resta il giallo sulle cause del decesso: la famiglia attende il risultato dell’autopsia

VASTO. Hanno chiesto discrezione e riserbo i familiari, perché così avrebbe voluto Daniele. E così è stato l'ultimo saluto a Daniele Di Fonzo, 40 anni, lo sfortunato tecnico del Crs Pilkington morto domenica nel reparto di Terapia intensiva del San Pio dopo dieci giorni di coma. Una morte, le cui cause sono ancora da chiarire e che ha colto i familiari e gli amici di sorpresa. Difficile accettare un destino così crudele. «Difficile abituarsi all’idea che il collega con il quale scherzavi ogni mattina e che era sempre pronto ad aiutarti non c’è più», dicono i lavoratori dell’industria vetraria di Piana Sant’Angelo.

Che Daniele Di Fonzo fosse una bella persona, oltre che un lavoratore serio lo dicono tutti i colleghi, ma lo ha confermato anche la dirigenza del colosso vetrario. Ieri pomeriggio fra le tante persone presenti al rito funebre c’era anche Graziano Marcovecchio, il presidente di Pilkington Italia. Visibilmente commosso, Marcovecchio ha rapprestanto alla famiglia Di Fonzo il dolore di tutta l’azienda.

Daniele Di Fonzo venerdì 13 aveva raggiunto regolarmente il suo posto di lavoro al Crs. Doveva verificare che la produzione delle lastre di vetro fosse a posto. Poco dopo si è allontanato. Forse si è sentito male e non ha voluto far preoccupare gli altri lavoratori. «Lui aiutava sempre tutti e noi non abbiamo potuto aiutare lui», piangono i compagni. La scelta di Daniele si è rivelata sbagliata. Quando Paola Peluzzo, Rsu della Uil lo ha trovato, Daniele era già privo di sensi. I medici non sono riusciti a risvegliarlo. Daniele ha lasciato tutti domenica. Non appena si è sparsa la notizia tantissimi amici hanno raggiunto il San Pio in lacrime.

Il corteo funebre partito puntuale ieri pomeriggio alle 15,15 dall’obitorio del San Pio in via Ciccarone ha raggiunto la parrocchia di San Giovanni Bosco in pochi minuti. Tantissimi i colleghi e gli amici che hanno cercato di consolare i genitori, la moglie e i figli del tecnico. Lo stesso ha fatto il celebrante nel corso dell’omelia ricordando che il Signore vuole accanto a se sempre i migliori. Tanta la commozione della città. Ora Daniele Di Fonzo riposa nel cimitero di Vasto ma il sostituto procuratore Enrica Medori è decisa fare chiarezza sulla sua scomparsa.

Un lungo e certosino lavoro attende il medico legale Pietro Falco che ha eseguito l’autopsia martedì pomeriggio. E i familiari aspettano una risposta . Nessuno potrà ridare loro Daniele, ma forse li aiuterà. (p.c.)

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