La salute dell’Adriatico studiata da un drone 

Progetto di un team di ricercatori col Flag Costa dei trabocchi per far coesistere pesca e protezione

LANCIANO. Un drone sottomarino che studia la salute del mare Adriatico. È l’innovativo progetto portato avanti da un team di ricerca italo-croato e che vede il Flag Costa dei trabocchi impegnato in prima linea. Grazie al progetto europeo “Sushi drop” sarà possibile monitorare lo stato di salute dei fondali marini, così da attuare piani di gestione puntuali per la tutela e la conservazione della biodiversità del mare Adriatico, che conta numerose specie ittiche. Il progetto, coordinato dall’Università di Bologna, è finanziato dalla Commissione europea con oltre 1,7 milioni di euro nell’ambito del Programma Interreg Italia-Croazia. “Nuotando” in maniera autonoma tra correnti e fondali, l’innovativo dispositivo scatterà fotografie, realizzerà scansioni sonar e raccoglierà importanti informazioni sulle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche dei mari e, mappando gli spostamenti, studierà i comportamenti e traccerà abitudini, ritmi e stili di vita degli animali marini. Il drone navigherà in autonomia raggiungendo i 270 metri di profondità, monitorerà gli ecosistemi marini sfruttando la tecnica dei sonar multibeam, un sistema di propagazione delle onde acustiche in acqua, la tecnologia attualmente più precisa per individuare le distanze, le profondità e la morfologia degli ambienti, nonché la presenza di particolari specie marine.
Tra i partner del progetto c’è anche il Flag Costa dei trabocchi, che supporta l’azione di attori pubblici e privati del settore della pesca. «Siamo onorati di far parte di questo team di ricerca», dicono il presidente Franco Ricci e il project manager Sushi Drop, Valerio Cavallucci, «l’idea nasce a Fano, nelle Marche, nel laboratorio di Pesca e Biologia marina dell’Università di Bologna, e parte da un concetto per noi fondamentale: pesca e salvaguardia dell’ecosistema marino possono coesistere, a patto che di quegli ambienti si conoscano bene le caratteristiche. Il beneficio è reciproco: consentire la pesca, un introito importante per tutte le regioni adriatiche, e al contempo implementare le politiche di protezione, stabilendo limiti sulle specie pescabili. Il progetto, che sarà concluso entro il 2021, favorirà pratiche di pesca attente e responsabili, sosterrà la blue economy e un turismo ittico intelligente». Nei prossimi mesi nell’acque dell’Adriatico verrà calato il prototipo del drone sottomarino. (s.so.)
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