Rifiuti, i Comuni debitori con il Civeta

Cupello, l’ente consortile non può fare investimenti perché non incassa dagli enti-soci

CUPELLO. Deve riscuotere somme di tutto rispetto dai Comuni consorziati, prima fra tutti Vasto e San Salvo, e vanta crediti da alcune società e dalla stessa Regione. Sono le mancate rimesse da parte delle amministrazioni pubbliche che conferiscono i rifiuti nell’impianto di Valle Cena di Cupello i principali crediti vantati dal Consorzio intercomunale, la cui situazione finanziaria, caratterizzata da una forte crisi di liquidità, è stata al centro dell’assemblea dei sindaci convocata dal presidente, nonché sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca.

Sono finiti sotto la lente d’ingrandimento i debiti e i crediti, tra cui spiccano le posizioni dei Comuni di Vasto e San Salvo che, insieme, devono all’ente consortile un milione e mezzo di euro, anche se parte di questa somma è oggetto di contenzioso. Le due partite riguardano l’espletamento di alcuni servizi e le quote associative.

«I Comuni hanno difficoltà a pagare regolarmente per problemi legati soprattutto all’incertezza della Tares (la tassa che ha sostituito la Tarsu, ndc) e il Civeta non riesce a fare investimenti», spiega Nicola Benedetti, sindaco di Pollutri, secondo il quale l’ente consortile di Cupello dovrebbe riprendere i contatti con il Consorzio Seari della provincia di Potenza, il quale si era offerto di accogliere i rifiuti indifferenziati e di trattarli dopo una selezione meccanica.

Il sindaco di Cupello, Angelo Pollutri, ricorda che tra i crediti vantati dal Civeta c’è anche quello della Regione: 1.300.000 euro dell’accordo di programma sottoscritto nel 2010. «Questi soldi non sono mai arrivati», sottolinea Pollutri. C’è poi la partita legata al rinnovo del consiglio d’amministrazione in carica dal 30 luglio 2009. È presieduto dall’avvocato Massimo Demetrio Sgrignuoli, che è affiancato da tre componenti, in rappresentanza dei Comuni che aderiscono al Consorzio del Vastese. Sono Severino Coladonato, Rosario Di Giacomo e Nicola Ottaviano. Il quarto, Oreste Ciavatta, si è dimesso nei mesi scorsi.

Dopo una iniziale divergenza sulla linea da tenere, cioè se riconfermare l’attuale Cda o rinnovarlo, i sindaci sembrano aver trovato un accordo. «Non può essere interrotto un circuito virtuoso che ha portato a un risultato senza precedenti», dice il sindaco di Cupello, convinto, insieme ad altri colleghi, che vada rinnovata la fiducia all’attuale consiglio d’amministrazione.

Anna Bontempo

©RIPRODUZIONE RISERVATA