San Marco, c’è il fallimento Pierburg, sì al contratto

23 Giugno 2012

LANCIANO. Lo storico gruppo metalmeccanico San Marco di Lanciano, con i suoi 230 dipendenti, è stato dichiarato fallito dal tribunale di Lanciano che non ha accettato il concordato preventivo in...

LANCIANO. Lo storico gruppo metalmeccanico San Marco di Lanciano, con i suoi 230 dipendenti, è stato dichiarato fallito dal tribunale di Lanciano che non ha accettato il concordato preventivo in considerazione della forte esposizione debitoria, per decine di milioni di euro.

Da un anno l’azienda era stata ceduta in affitto al gruppo Stola di Torino, altra nota azienda che già possiede lo stabilimento Irma srl nell’area industriale di Atessa. La San Marco aveva due stabilimenti nelle aree industriali di Lanciano ed Atessa. «Il fallimento della San Marco», dice il segretario provinciale Fiom, Marco Di Rocco, «rappresenta un momento di grande delusione per lo storico settore industriale frentano. Ora chiederemo un incontro urgente alla curatela fallimentare per discutere del futuro della San Marco e della tutela dei lavoratori». Per Primiano Biscotti, della segreteria Fim-Cisl, «il gruppo Stola deve garantire la conservazione degli attuali livelli occupazionali. Chiariremo con curatela e gruppo Stola quale sarà il futuro dei lavoratori i cui livelli occupazionali, secondo noi, vanno garantiti in considerazione del fatto che da tempo non si fa più ricorso alla cassa integrazione in quanto gli ordinativi Sevel e Iveco sono elevati».

Il gruppo San Marco apparteneva alla famiglia dello scomparso cavaliere Icilio Sideri, già presidente regionale di Confindustria, ed era specializzata nella produzione di gard rail e sedili per i furgoni del gruppo Fiat.

Intanto nella sede di Confindustria Chieti è stato raggiunto l’accordo con la Pierburg di Lanciano per il rinnovo del contratto aziendale. Al centro della discussione, non solo l’esigenza di aumentare il salario dei dipendenti, ma anche quella di confermare le strategie di rilancio dello stabilimento definite nel piano industriale sottoscritto al ministero dello Sviluppo economico. L’intesa, tra le altre cose, prevede, la conferma delle strategie industriali previste nel piano siglato nel 2011; il consolidamento del salario aggiuntivo elargito dal vecchio contratto aziendale con l’importo mensile di 180 euro; la maturazione di due giorni di ferie in più per chi ha maturato un’anzianità aziendale pari o superiore a 18 anni.

«Si conferma la validità delle relazioni sindacali stabilite alla Pierburg», commenta Davide Labrozzi, segretario provinciale Fiom-Cgil, «discutere sapendo che la crisi economica la si contrasta aumentando i diritti, che non possono esserci ricatti o minacce e che i lavoratori sono una risorsa e non un peso, significa gettare le basi per un confronto costruttivo e di respiro politico».(r.o.)

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