Scioli, il simbolo della rivista degli alpini
GUARDIAGRELE. Il volto dell’alpino guardiese Enzo Scioli con tutta la sua barba da profeta, finisce sulla copertina dell’ultimo numero della rivista mensile “L’Alpino” dell’Associazione nazionale...
GUARDIAGRELE. Il volto dell’alpino guardiese Enzo Scioli con tutta la sua barba da profeta, finisce sulla copertina dell’ultimo numero della rivista mensile “L’Alpino” dell’Associazione nazionale alpini, diretta da monsignor Bruno Fasani, canonico della cattedrale di Verona. Con la foto, scattata alla penna nera guardiese durante l’ultima adunata nazionale di Pordenone, lo stesso è stato scelto per passare il testimone alla prossima adunata nazionale del 2015 che si svolgerà all’Aquila.
Ora, l’immagine dell’alpino guardiese farà il giro del mondo. La rivista delle penne nere infatti, con le sue 390.000 copie di tiratura, viene distribuita nelle sezioni Ana di tutti i continenti, agli oltre 380.000 iscritti all’associazione. Una barba quindi, diventata famosa, quella dell’alpino Scioli, che lo stesso ha incominciato a farsi crescere nel settembre del 2008, familiarizzando subito e semplicemente con il suo nuovo volto e che ora porta come un abito sul corpo, a prescindere dai commenti canzonatori dei suoi tanti amici.
Va detto però, che la barba di Scioli, non è solo un arredo pilifero facciale, perché come quella di ogni vero alpino, lascia trasparire la gentilezza un po’ rude della gente di montagna, ma sopratrutto quelle doti di semplicità, bontà ed altruismo che si possono trovare nell’animo degli alpini. La montagna li ha creati così: altruisti, fieri ed operosi. Pronti a intervenire, dove spesso le istituzioni non arrivano, perché persi nei meandri della burocrazia e dell’inattendibilità.
Giovanni Iannamico
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