CHIETI-PESCARA
Storici italiani a confronto alla D’Annunzio
All’università c'è “Linee d’ombra”, convegno sui canoni interpretativi postbellici: un incontro in cui interrogarsi sui dopoguerra
CHIETI. "Linee d'ombra: realtà e rappresentazioni dei dopoguerra nelle trasformazioni dell'età contemporanea": su questo tema, docenti universitari e ricercatori italiani ed europei si stanno confrontando in occasione del convegno internazionale organizzato e promosso dall'università d'Annunzio di Chieti-Pescara, attraverso la sua Scuola di Studi umanistici, e la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea del cui direttivo nazionale fa parte il prof Enzo Fiamiani, curatore dello stesso evento.
Venerdì 13 settembre c'è la seconda giornata, nell'Auditorium del Rettorato, mentre la conclusione è in programma sabato 14 nell'Aula 31 del Campus di Pescara.
Per la prima volta questo importante appuntamento si svolge nella nostra regione, con ben 130 partecipanti. L'argomento è particolarmente delicato e attuale, visti i conflitti bellici in corso in Europa e nel mondo. Il convegno biennale della società professionale degli storici italiani è un evento di portata nazionale, con un forte impatto anche mediatico, poiché fa convergere nella sede di svolgimento tutti i principali storici italiani. In questa edizione 2024, peraltro, il rilievo è internazionale, poiché sono arrivati in Abruzzo relatori dal Regno Unito, dalla Germania e dall’Austria.
"Questo convegno internazionale - spiega il professor Stefano Trinchese - è un evento unico per la realtà abruzzese. Per la prima volta, infatti, convergono insieme in Abruzzo tutti i più grandi storici italiani e le più grandi storiche italiane, che fanno parte della società professionale SISSCo. L'idea di convegno è di dare risposte ad una domanda storiografica di fondo, quanto mai attuale: esistono caratteristiche che avvicinano tra loro i contesti postbellici in una misura che consenta, se non di compararli appieno, perlomeno di farne terreni di più larga e comune conoscenza, all'interno di trame interpretative coerenti, così da poter delineare una categoria storica di "dopoguerra" nel mondo contemporaneo? E parlare di dopoguerra significa trattare di quelli scaturiti dai tre conflitti maggiori, dal tempo della Restaurazione ottocentesca post-napoleonica, alle fasi successive ai due grandi conflitti mondiali del Novecento, che allargano le loro conseguenze molto più in là, dal dopo guerra fredda fino a questo difficile scorcio di secolo XXI".
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