Trigno inquinato Gli operai: ci laviamo con la minerale

San Salvo, altri disagi per l’acqua vietata nelle fabbriche Il prefetto convoca la conferenza dei servizi

SAN SALVO. Trigno declassato: il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, ha convocato per domani mattina una conferenza di servizio. Al summit teatino saranno presenti Regione, Provincia, Protezione civile, Coniv, Arta, Asl, At, Sasi e i Comuni. L’obiettivo è triplice: fare chiarezza sulla presenza dei fenoli che hanno portato al declassamento dell’acqua, evitare che possa accadere ancora ma soprattutto ridare alla popolazione la risorsa idrica. Ieri la questione è stata affrontata anche dal presidente della Regione, Gianni Chiodi. Ricevuti i risultati confortanti delle ultime analisi fatte dall’Arta, Chiodi ha avviato le procedure per ridare il certificato di potabilità all’acqua vietata dal 24 gennaio scorso. Presto, il Comune di San Salvo potrebbe emettere una nuova ordinanza che disponga il riutilizzo della risorsa idrica anche per uso potabile. Sta di fatto che al momento resta il divieto e con il divieto i disagi. «Stiamo vivendo giornate da incubo. Gli operai non possono neppure lavarsi le mani e quel che è peggio non sappiamo perché», segnala Emilio Di Cola, Rsa della Pilkington.

La conferenza dei servizi. I valori dell’acqua pare siano tornati nella norma. Le tracce dei fenoli sono sparite. Ma il Coniv non è stato ancora autorizzato a distribuire l’acqua prelevata dalla traversa di Pietra Fracida a Lentella. Sollecitata dalla prefettura e dai sindaci, la polizia provinciale pare stia indagando per risalire alle cause dell’inquinamento e contemporaneamente vigila per prevenire nuove scellerate azioni. Il prefetto intanto su richiesta del sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, ha convocato per domani mattina un tavolo tecnico per poter fare il punto della situazione e rendere più efficaci gli interventi di controllo e prevenzione, assicurando la tranquillità a chi utilizza la preziosa risorsa idrica.

La Regione. Le condizioni di salute del Trigno sono state portate all’attenzione del governatore Chiodi. «Dai risultati dei prelievi il Trigno appare perfettamente guarito. Per questo ho chiesto alla Regione di ritirare la determina di declassamento disposta il 24 gennaio scorso», dice il sindaco Magnacca. Le decisioni della Regione potrebbero arrivare in giornata o al più tardi domani.

I disagi ai lavoratori. Nel frattempo sia sulla riviera che nella zona industriale di Piana Sant’Angelo proseguono i disagi. L’impegno della Protezione civile Valtrigno che distribuisce 500 quintali di acqua al giorno alle aziende non basta ad evitare i disagi. «I lavoratori non possono più lavarsi le mani», dice Emilio Di Cola, sindacalista della Pilkington. «È assurdo. Da giorni», riprende, «sono costretti a venire a lavorare con le salviettine umidificate e le bottigliette d’acqua da bere. Se il Trigno è malato va individuata e curata la malattia. L’acqua va comunque restituita al territorio. Piana Sant’Angelo non può più continuare a subire disagi. Se davvero l’emergenza è stata risolta e superata, non si capisce perché non viene ripristinata la captazione idrica nella contrada di Pietra Fracida a Lentella», insiste Di Cola.

Paola Calvano

©RIPRODUZIONE RISERVATA