Jolie e Blanchett  divine piene di segreti  illuminano Venezia 

Il film Maria sulla Callas e la serie di Cuaron al Lido  e arriva per la Rai il Leopardi senza gobba di Rubini

LIDO DI VENEZIA. Due star di Hollywood, Angelina Jolie e Cate Blanchett, illuminano il Lido di eleganza e bellezza e sul red carpet c’è il delirio di folla e fotografi. La seconda giornata della Mostra del cinema di Venezia, dopo la serata inaugurale di mercoledì con i fasti glamour della coppia innamorata Tim Burton e Monica Bellucci, e con Jenna Ortega, Michael Keaton e Willem Dafoe, protagonisti di Beetlejuice Beetlejuice e Sigourney Weaver Leone d’oro alla carriera, vede le due attrici dominare la scena.
Il concorso ha preso il via con Maria di Pablo Larrain, con Jolie nei panni di Callas negli ultimi giorni di vita a Parigi, e divertito con il grottesco spiazzante film dell’argentino Luis Ortega El Jockey su un fantino tossicodipendente. È stato anche il giorno della miniserie evento Leopardi il poeta dell’Infinitò diretta da Sergio Rubini (a dicembre sulla Rai). «Un Leopardi senza gobba, inedito, un inno alla libertà per i giovani d’oggi». Serie tv sempre più importanti e d’autore che hanno portato a Venezia Cate Blanchett per Disclaimer di Alfonso Cuaron.
Tra i documentari Riefenstahl di Andres Veiel, una sorta di spy story per inchiodare la regista delle Olimpiadi di Berlino alle sue responsabilità di collusione con il nazismo e Separated di Errol Morris, sulla divisione delle famiglie migranti dal Messico agli Stati Uniti voluta da Trump. Angelina Jolie si è messa in posa sul tappeto rosso bersagliata dai fotografi indossando un abito di voile beige con cappa corta di pelliccia in tinta (una vera tortura visto il caldo afoso di questi giorni), magrissima, statuaria, con i capelli lunghi miele e la bocca rosso acceso. Senza figli al seguito, mentre l’ex marito Brad Pitt farà gli stessi passi per Wolfs con George Clooney domenica 1 settembre. «Ho riscoperto il significato della parola “diva” grazie a Maria Callas. Cosa sia una diva» ha detto Jolie «dipende spesso dalla percezione degli altri, piuttosto che da ciò che pensi o senti». Nell’affrontare la sfida di interpretare Maria Callas per il film di Larrain (in sala il 1° gennaio con 01), Angelina Jolie ha trovato un legame speciale «tante cose in comune, soprattutto la vulnerabilità». Entrambe sotto pressione dei media e con la privacy da difendere a fatica, protagoniste di mondi che non perdonano, come quando i critici furono impietosi con la Callas che lottava per ripristinare la sua voce unica afflitta da dermatomiosite. Per il film di Larrain, l’attrice ha imparato da zero a cantare e a conoscere la lirica lei che, ha detto, sentiva solo «punk e i Clash» : «Ho studiato 7 mesi con disciplina, dedizione. La cosa che mi rendeva nervosa e mi preoccupava era passare l’esame di musica, non deludere i fan della Callas, i melomani che l’hanno amata, essere all'altezza». Larrain, sulla sceneggiatura di Steven Knight, si concentra sugli ultimi giorni sofferenti del soprano, sopraffatta dalla solitudine, consapevole delle proprie ferite, magrissima, dipendente dalle medicine che la sorella (Valeria Golino) le invia segretamente. C’è la povertà iniziale, i lussi e gli eccessi successivi, il grande amore per Aristotele Onassis che la lasciò per sposare la vedova Kennedy, il figlio morto appena nato. «Ferruccio e Bruna sono i suoi angeli custodi» raccontano Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher che interpretano maggiordomo e governante per 40 annial suo servizio. Una ricostruzione kolossal che tra ambienti, costumi ci riporta indietro nel tempo «per svelare la donna dietro il mito».
Cate Blanchett, con un abito nero con scollatura meravigliosa sulle spalle a fili di perle, è Catherine Ravenscroft in Disclaimer – La vita perfetta, serie thriller in 7 puntate del messicano Cuarón (su Apple Tv+ dall’11 ottobre), tratta dal romanzo omonimo di Renée Knight. Interpreta una giornalista londinese, specializzata nello svelare scandali, che si ritrova personaggio principale di un romanzo “scandalo”, di cui non sa nulla dell’autore, nel quale viene rivelato il suo più grande segreto. E di questo suo marito Robert (Sacha Baron Cohen) non sarà affatto contento.
«Credo che tutti noi abbiamo un lato oscuro, qualcosa da nascondere di molto privato, ma questo non significa che siamo disonesti, solo che vogliamo nascondere agli altri cose che non abbiamo ancora elaborato. Catherine è una donna che ha seppellito cose drammatiche della propria vita, un trauma che però continua a esistere nel suo corpo». Tutto si svolge su differenti piani temporali in cui seguiamo un scatenata Catherine giovane, già con un bambino, confrontarsi con un aspirante fotografo, Jonathan, anche troppo pieno di brio. Da qui una storiaa ritroso alla ricerca del «peccato originale» della giornalista. Nel cast Kevin Kline e Kodi Smit-McPhee.