Accoltella il rivale in amore, arrestato

12 Settembre 2011

Bracciante agricolo ferisce gravemente il coinquilino, la lite in un'abitazione di Trasacco

TRASACCO. Accoltella il connazionale per vecchie ruggini in amore e viene arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Il ferito è stato raggiunto da sei fendenti in più parti del corpo ed è finito in ospedale, dove i medici lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico. È grave ma non in pericolo di vita. L'episodio di violenza è avvenuto l'altra notte nel centro di Trasacco.

LA LITE. È iniziata verso le 2 nell'abitazione dove vivono gli immigrati. I due marocchini, Mohammed Mahrach, 29 anni, bracciante agricolo, l'accoltellatore, e F.N. (33), il ferito, vivono insieme ad altri quattro connazionali in un appartamento in piazza Matteotti, in pieno centro del paese. Tutti hanno un regolare permesso di soggiorno. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, i due hanno cominciato a discutere e gli animi si sono scaldati nel giro di pochi minuti. L'aggressore, come accertato dai carabinieri, era sotto l'effetto dell'alcol: dalle analisi eseguite dopo l'accoltellamento, infatti, è emerso che il tasso alcolico nel sangue del giovane era elevatissimo.

IL MOVENTE. La discussione sarebbe sorta, almeno secondo le testimonianza dei coinquilini, per una vecchia storia d'amore legata a una ragazza che si trova in Marocco. Qualche parola di troppo e si è sfiorato il dramma.

L'AGGRESSIONE. Mahrach ha impugnato un coltello a serramanico che aveva nella tasca dei pantaloni e si è diretto verso il contendente. Un altro inquilino ha tentato invano di fermarlo ed è stato ferito di striscio dalla lama. Poi l'aggressore si è accanito contro F.N. e lo ha colpito per ben sei volte in più parti del corpo. L'aggredito ha riportato ferite al torace, all'addome, alla gamba e a un braccio. Il fendente più pericoloso è stato quello sferrato a un fianco, che ha causato una forte emorragia. Il ferito, pur all'estremo delle forze a causa della perdita di sangue, è riuscito a trascinarsi fuori dall'abitazione fino in piazza, con lo scopo di sottrarsi alla furia omicida.

I SOCCORSI. Sul posto è intervenuta una pattuglia della caserma di Cerchio, che era in servizio nella zona, insieme a un'unità antidroga, al nucleo operativo radiomobile di Avezzano e ai militari della stazione di Trasacco guidati da Eddy Anniballi. Il ferito è stato soccorso e trasportato da un'ambulanza del 118 all'ospedale di Avezzano, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico all'addome e quindi ricoverato. Le condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita. Alle cure dei medici sono stati affidati anche il feritore e l'altro connazionale che aveva tentato di sedare l'aggressione: entrambi, comunque, hanno riportato lievi lesioni.

L'ARMA. Il coltello a serramanico, con una lama di otto centimetri e ancora sporco di sangue, è stato ritrovato nella casa dai carabinieri della compagnia di Avezzano, al comando del capitano Michele Borrelli. Dopo l'aggressione e il ferimento era stato gettato dietro a un frigorifero. Titolare dell'inchiesta è il procuratore della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri. L'arrestato è difeso dall'avvocato Silvia Tiburzi.

BOTTE AD AVEZZANO. Anche ad Avezzano, in piazza Matteotti, c'è stata una lite tra un marocchino e un marsicano. Lo straniero, che ha avuto la peggio, riportando escoriazioni, ha denunciato l'episodio alla polizia. Gli agenti del commissariato stanno indagando.

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