Usura, così la Fondazione Jubileum aiuta la Marsica
Oltre 18 milioni di finanziamenti erogati a 667 persone, tutti i dati della Fondazione in 27 anni. Il report: «Nessuna categoria sociale è assente tra i nostri assistiti». Domani un convegno al castello
AVEZZANO. Sono 667, per un importo complessivo di oltre 18 milioni di euro, i finanziamenti erogati finora dalla Fondazione antiusura Jubilaeum che domani, con inizio alle 9.30, terrà al castello Orsini di Avezzano un convegno dal titolo “Prevenzione usura e indebitamento: ripartire si può”.
QUESTI I DATI
In 27 anni la Fondazione ha garantito con fondi statali 667 finanziamenti già erogati per un importo complessivo di 18milioni 236mila 950,40 euro.
«Risultano in essere 126 prestiti con un’esposizione residua di circa 3 milioni di euro, e ciò significa che un numero maggiore di sovvenzioni è statti nel frattempo estinto», è riportato in una relazione della stessa fondazione presieduta da Antonella Bovini, «in quanto alla distribuzione sociale dei nostri interventi, permesso che la nostra azione si rivolge essenzialmente alle famiglie e al massimo ai piccoli artigiani e commercianti, potremmo affermare che nessuna categoria sociale è assente tra i nostri assistiti: non mancano, infatti, tra di essi – pur nel preponderante complesso dei lavoratori dipendenti, o pensionati, privati e pubblici – i professionisti ed i titolari di piccole attività imprenditoriali. Infine», sottolinea ancora la nota, «segnaliamo che esiste un sito internet, www. antiusuraabruzzo.it, nel quale si possono ricavare gli indirizzi, numeri telefonici ed orari di tutti i punti di ascolto presenti non solo ad Avezzano, ma in tutto l’Abruzzo nonché notizie relative alle finalità ed ai requisiti necessari per accadere a finanziamenti assistiti da nostre garanzie».
LA STORIA
La Fondazione è nata nel 1997 per intuizione del parroco avezzanese don Antonio Salone e subito recepita, sostenuta e fatta propria dai tre vescovi della provincia dell’Aquila. Per oltre un decennio presidente della Fondazione, il sacerdote attualmente riveste il ruolo di vicepresidente.
IL MESSAGGIO
«Il problema maggiore che si deve affrontare», spiegano dalla Fondazione, «è la diffusione del messaggio insito nel programma della Fondazione: far sapere alla gente in difficoltà finanziaria che lo Stato ha dato un valido strumento per affrontare tale difficoltà, che vi è un organismo sul territorio pronto ad ascoltare chi ha bisogno di assistenza, non solo materiale, e che ricorrere al prestito irregolare, all’usuraio, non risolverà mai le difficoltà, ma le aggraverà fino a renderle senza uscita. Inoltre, è fondamentale in fase di ascolto indirizzale gli assistiti verso un uso razionale delle proprie disponibilità. Numerosi interventi sulle reti televisive, i quotidiani locali, nonché le comunicazioni dirette ai sacerdoti della varie diocesi consentono di raggiungere parzialmente l’obiettivo, ma certamente larghissimi strati della popolazione continuano a ignorare la nostra presenza e gli strumenti disponibili per evitale le situazioni più difficili e quindi non risanabili: ed infatti, quanti alla fondazione si rivolgono in condizioni assai compromesse portano a giustificazione del loro ritardo nel chiedere aiuto sempre lo stesso motivo: non conoscevamo la Fondazione». Nella Marsica il fenomeno desta particolare allarme. E non a caso la necessità di creare una fondazione antiusura è nata proprio ad Avezzano e da qui si è estesa prima in tutta la provincia dell’Aquila e poi nel resto della regione.
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