Avezzano, imprenditore avvisa i ladri: "Attenti, sparerò a tutti"
AVEZZANO. Non è un fan di Matteo Salvini («non voto più da qualche anno», ammette), però L.D.P., 80enne imprenditore in pensione del settore trasporti, originario della Valle Roveto, «è pronto a sparare a chiunque oltrepassi il recinto di casa».
Messaggio scritto a chiare note sul cartello affisso al recinto della villetta lungo la Panoramica ripulita più volte dai ladri: «Per i signori ladri: questa casa è stata svaligiata il 22-8, hanno preso tutto. Ora state attenti. Chi supera la rete non uscirà vivo. Sparerò a tutti». Inevitabile, quindi, l’accostamento con la legge sulla legittima difesa spinta dal vice premier e ministro dell’Interno, Salvini, di recente promulgata dal presidente Mattarella. «Sono di quell’area politica, però non della Lega», sottolinea l’ex imprenditore, «però qui la situazione sta via via peggiorando sempre di più. Ti entrano i ladri in casa senza avere un minimo di rispetto per la proprietà altrui. Qui, soprattutto durante la notte, nella zona della vecchia discarica, passano tante macchine che vanno e vengono, non si capisce a far cosa, mentre in un’occasione hanno lasciato un camion per almeno una settimana: ho segnalato la cosa alle forze dell’ordine, ma sono arrivate troppo tardi. Paghiamo le tasse, abbiamo il diritto alla protezione dallo Stato, ma purtroppo, soprattutto in queste case un po’ fuori dal centro urbano, sembra di vivere nel Far west. Nella mia vita non ho mai toccato niente a nessuno, anzi in più occasioni, quando qualcuno in difficoltà mi ha chiesto aiuto, non mi sono mai tirato indietro. Però per entrare nella mia abitazione, frutto di una vita di sacrifici, prima si deve suonare il campanello e poi attendere. Odio chi ruba».
Così, dopo l’ultima visita dei ladri, questa volta sventata facendo rumore, ma «senza impugnare l’arma, una pistola per difesa personale detenuta in casa», ha deciso di uscire allo scoperto e ha affisso quel perentorio avviso ai malfattori: «La vita è sacra», afferma l’ex imprenditore, con al fianco due cagnolini, nella sua abitazione lungo la Provinciale 24 che collega Avezzano con Massa d’Albe, «ma anche la proprietà privata. La legge sulla legittima difesa è una cosa giusta. Nella mia vita ho sempre lavorato sodo per campare, perché ritengo che ogni cosa deve essere guadagnata col sudore della fronte. Chi ruba è perché non ha rispetto per nessuno: se qualcuno prova a entrare nel recinto di casa avrà ciò che merita». Sarebbe pronto a sparare contro una persona? «Non con l’intenzione di uccidere», risponde L.D.P., «ma mirando in alto per farli fuggire, però questa situazione è intollerabile, non si può stare sicuri neppure dentro casa propria».