CELANO. Si apre la discussione sul progetto di riqualificazione di piazza IV Novembre e dell’intero centro storico di Celano. Sabato, nel corso di incontro in municipio, sono state svelate le tre idee progettuali risultate vincitrici dal concorso indetto dal Comune. È il sindaco Settimio Santilli a tracciare gli obiettivi del rilancio del centro storico: «Dovrà essere una piazza dinamica e funzionale che dovrà superare il concetto di staticità che prevale oggigiorno essendo la piazza ormai solo una rotatoria che delimita il traffico automobilistico e che non è più luogo aggregativo e di socializzazione della città come dovrebbe essere». «Al contrario», prosegue il primo cittadino, «dovrà cambiare fisionomia e aspetto per adattarsi alle mutate esigenze dei cittadini e della città stessa nel corso dell’anno, dal mercato del venerdì, alle festività estive e natalizie, agli eventi. Insomma potrà e dovrà cambiar pelle di volta in volta». All’incontro a palazzo di città hanno partecipato numerosi rappresentanti degli ordini professionali coinvolti nell’iniziativa, oltre ai tecnici che hanno illustrato i tre progetti. I dettagli di ognuno di questi saranno esposti in piazza IV Novembre nel mese di giugno, così da essere consultabili dall’intera cittadinanza. Alla tavola rotonda, moderata da Saverio Pisaniello della facoltà di architettura dell’Università di Ferrara, hanno partecipato il sindaco, l’assessore all’Urbanistica, Ermanno Bonaldi e il responsabile dei Lavori pubblici, Nazzareno Caferra. In sala consiliare anche i presidenti dei rispettivi ordini professionali della provincia dell’Aquila: Pierluigi De Amicis (Ingegneri), Sara Liberatore (Architetti) e Giampiero Sansone (Geometri). «È doveroso precisare», chiarisce Santilli, «che nessuna decisione definitiva è stata già presa nel merito. L’obiettivo di questa fase come richiedeva il bando stesso di cui siamo stati vincitori, è ascoltare le opinioni dei cittadini sulle idee proposte. Prima di trasformare queste idee in un vero progetto esecutivo, ci sarà bisogno di una profonda riflessione e lavoro programmato e pianificato fatto in più fasi senza dover per forza bloccare il nostro centro storico». (l.p.)
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