Cialente: «La Regione chiuda la procedura per le Fontari»
L’AQUILA. Il Parco approva il progetto che prevede la sostituzione della seggiovia delle Fontari e il Comune ringrazia. «Ribadisco ancora una volta che il Comune dell’Aquila è schierato senza...
L’AQUILA. Il Parco approva il progetto che prevede la sostituzione della seggiovia delle Fontari e il Comune ringrazia.
«Ribadisco ancora una volta che il Comune dell’Aquila è schierato senza tentennamenti e contraddizioni, accanto al Parco, per le difesa del patrimonio ambientale della nostra terra, che può essere oggetto solo di uno sviluppo assolutamente ecosostenibile», ha detto il sindaco Massimo Cialente. «La parola passa adesso alla Regione per l’approvazione della Via. Imploro tempi rapidi. La gara è pronta, si devono aprire solo le buste. La sostituzione deve essere completata entro quest’anno, altrimenti salteremo la stagione 2015-2016. Il Centro turistico, infatti, non è assolutamente in condizioni di intervenire sul vecchio impianto per una (peraltro inutile) manutenzione straordinaria, il cui costo è di oltre 500 mila euro. Questa vicenda assurge dunque a banco di prova di un tema tra l’altro caro al presidente della Regione: la competitività di un territorio si giudica dalla capacità delle sue istituzioni e della sua classe dirigente di dare risposte pronte e commisurate agli obiettivi e non autoreferenziate alle proprie procedure e tempi, spesso ben lontani da quelli europei».
«Sono sagge e da condividere», ha aggiunto l’assessore Pietro Di Stefano, «le parole del presidente dell’ente Arturo Diaconale sulla missione che attende i parchi e mi sento anche di dover ringraziare la grande professionalità del consigliere Paolo Costanzi. Ora ci sentiamo rassicurati e auspico che la Regione possa a breve chiudere la procedura di Via per poi dare il disco verde al progetto delle nuove Fontari. Da assessore delegato alla infrastrutturazione del Gran Sasso, voglio anche manifestare grande apertura ad ipotesi di miglioramenti poiché è nel sano equilibrio tra ambiente e progresso che le aree protette potranno scrivere una nuova e bella pagina nella storia dei nostri luoghi».
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