Comunità 24 Luglio Festa per i trent'anni al servizio dei disabili

25 Luglio 2010

Nel trentesimo anniversario dalla fondazione una festa per ripercorrere la storia di una delle realtà più consolidate del panorama cittadino

L'AQUILA. «Trent'anni fa esisteva uno spirito diverso, eravamo nel pieno delle grandi battaglie per l'accettazione delle diversità e anche noi volevamo dire la nostra». Ha gli occhi umidi, Gaspare Ferella, presidente della Comunità per disabili, 24 Luglio, nel giorno dell'anniversario. Una festa per ripercorrere la storia di una delle realtà più consolidate del panorama cittadino. 

Una storia che nasce sulla sabbia. La spiaggia era quella di Montesilvano, dove proprio il 24 luglio si un gruppo di giovani scout Agesci e persone disabili decise di dar vita a una realtà inedita.  L'esperienza della Comunità ha raccolto le speranze di cambiamento degli anni settanta, la stagione della esplosione del volontariato degli anni '80, la nuova consapevolezza da parte dei disabili dei loro diritti, l'obiezione di coscienza, le speranze della Legge 180 sulla chiusura dei manicomi, le case famiglia.  Fino ad oggi, con la convenzione dell'Onu sui diritti delle persone con disabilità.

«Ma adesso», avverte Ferella, «si rischia di fare qualche passo indietro, rispetto ai traguardi che sono stati raggiunti in questi anni. E questo dipende da tanti fattori sociali e culturali, non solo dalla politica».  Ma la festa al parco del Castello è stata l'occasione per aprire un nuovo dialogo con una città che deve vincere la sfida del post-terremoto. «Abbiamo accompagnato il capoluogo per varie generazioni», spiegano i volontari.  «Adesso, nel momento della difficoltà e della sofferenza» concludono «siamo presenti e lo saremo sempre insieme ai nostri concittadini per una ricostruzione vera della nostra città, per dare un futuro al nostro territorio, per i nostri sacrosanti diritti». (fab.i.)

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