L’AQUILA

Elicottero del 118 caduto, la città ricorda le 6 vittime

20 Gennaio 2025

Venerdì alle 11 una messa alle Anime Sante con familiari e operatori del soccorso. Parteciperanno il soprano Lucia Vaccari e il coro Cai diretto dal maestro Gianfelice

L’AQUILA. Otto anni fa, 24 gennaio 2017. Intorno a mezzogiorno una notizia gira veloce: nella zona di Campo Felice si sono perse le tracce di un elicottero del 118 con sei persone a bordo, 5 operatori e uno sciatore recuperato sulle piste. Scattano i soccorsi.

La mobilitazione è massiccia. Nei primi momenti non si riesce a capire bene cos’è accaduto. La fitta nebbia, che copriva monte Cefalone, per un po’ aveva “nascosto” la tragedia. Dopo un’ora, però, la speranza che non fosse capitato nulla di irreparabile svanì. L’elicottero, a causa della nebbia, era finito contro la roccia. Fu subito chiaro che per le sei persone a bordo non c’era più nulla da fare.

Il recupero dei corpi andò avanti per almeno quattro ore fra lo strazio e il pianto degli stessi soccorritori che dovettero portare a valle amici e colleghi di una vita e con i quali avevano condiviso lavoro e impegno per salvare tante persone.

Dopo 8 anni resta il dolore infinito dei familiari e di tutti coloro che volevano bene alle sei persone coinvolte.

Gli amici e i colleghi non le hanno dimenticate e anche quest’anno, venerdì 24 gennaio, alle ore 11, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante) in piazza Duomo ci sarà una messa di commemorazione dedicata ai “Caduti di Monte Cefalone”. Ci sarà la partecipazione del soprano Lucia Vaccari e del coro del Club alpino italiano diretto dal maestro Giulio Gianfelice.

La cerimonia di commemorazione è stata voluta dalla Asl, dall’Accademia Medica, dall’Università dell’Aquila e dall’Accademia dei Fortunati che si è costituita di recente.

Con loro la Protezione civile della Regione Abruzzo, il Dipartimento di emergenza e accettazione della Asl, Abruzzo soccorso 118, Emergenza 112, Max emergenze Abruzzo Noes, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

Nei pressi della zona dell’incidente su un’antica fonte, “Fonte Cefalone”, è stata collocata dopo pochi mesi una targa con incisi i nomi delle vittime e un pensiero: “Più forte del loro coraggio fu la nebbia”.

All’Aquila è stato intitolato ai “Caduti del soccorso” lo spazio davanti al monumento ai Caduti alla Villa comunale.

Nell’incidente persero la vita Walter Bucci, 57 anni, medico rianimatore del 118 dell’Aquila; Davide De Carolis, 39 anni, tecnico dell’elisoccorso del soccorso alpino e consigliere comunale di Santo Stefano di Sessanio; Giuseppe Serpetti 59 anni, infermiere; Mario Matrella 42 anni, verricellista; Gianmarco Zavoli 47 anni, pilota; Ettore Palanca, lo sciatore cinquantenne, maître di un hotel di Roma, che si era infortunato a una gamba sciando.

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