L’AQUILA. L’Ateneo dirà presto addio al mega complesso dell’ex Reiss Romoli messo in vendita. Il contratto di affitto della struttura, infatti, scadrà a febbraio 2014 e già è pronto un piano di ricollocazione sia di parte della facoltà di Economia che del rettorato e degli uffici amministrativi che sono al suo interno. Il trasloco comincerà il prossimo mese: gli uffici dei docenti di Economia che sono ancora nell’ex Reiss Romoli, infatti, verranno spostati, durante la sospensione delle lezioni per gli esami, nei capannoni ex Optimes, liberati dopo il ritorno di parte della facoltà di Ingegneria a Roio, nell’edificio ristrutturato dopo il sisma.

Economia, dunque, sarà dislocata in gran parte nel complesso dell’ex Optimes, nel mirino a causa del maxi-affitto che ha portato a un processo per abuso d’ufficio contro l’ex rettore Ferdinando di Orio, ma avrà ancora qualche locale all’interno dell’ex Felix, in via Giovanni Gronchi. Il rettorato e gli uffici dell’amministrazione centrale, invece, saranno spostati durante il mese di febbraio in via Giovanni Di Vincenzo, vicino viale Corrado IV. La struttura, dopo l’apertura del dipartimento di Scienze umane all’interno dell’ex ospedale San Salvatore, nella zona della Fontana Luminosa, è rimasta vuota per diversi mesi. «In questo tempo abbiamo quasi terminato i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’edificio», spiega il direttore amministrativo dell’Ateneo Pietro Di Benedetto.

«Sono state abbattute alcune tramezzature per realizzare degli open space e ritinteggiate tutte le pareti, con colori accesi. Adesso stiamo pensando all’attivazione di alcuni condizionatori. Entro febbraio, comunque, sarà tutto pronto per ospitare gli uffici».

Sono state effettuate anche simulazioni per verificare la capienza dei nuovi spazi rispetto al numero di docenti, studenti e personale che dovrà spostarsi. Il trasloco causerà una riduzione di spazi a disposizione dell’Ateneo, ma comporterà un notevole risparmio in termini economici. I locali dell’ex Reiss Romoli, infatti, hanno un affitto piuttosto oneroso per le casse dell’Università. L’immenso complesso, intanto, è stato messo in vendita al prezzo di circa 50 milioni.

Di proprietà di una società milanese, l’area comprende almeno 170mila metri quadrati, di cui una gran parte edificabile. Tra le offerte già arrivate, quella di importanti società quali la «Europa risorse», società di gestione del risparmio e la «Fabrica», che vede tra gli azionisti la famiglia Caltagirone e il Monte dei Paschi di Siena.

Michela Corridore

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