AVEZZANO
Fatta esplodere la bomba, la città si riprende dalla mattinata in emergenza / VIDEO
Alle 15,53 il boato e il fumo bianco nella cava isolata: operazione disinnesco terminata
AVEZZANO. Alle 15,53 il boato e il fumo bianco nella cava isolata: l'operazione disinnesco è terminata con successo. La bomba è stata fatta esplodere dagli artificieri dell'Esercito aiutati dai soldati del 6° Reggimento Genio Pionieri. Avezzano può riprendersi dalla mattinata d'emergenza.
Le operazioni del pomeriggio sono state lievemente rallentate dalla pioggia che ha imperversato quasi tutto il giorno sulla città. Alle 13 la bomba d’aereo americana da 1000 libbre era stata posizionata nel fornello di brillamento costruito dai militari del Sesto Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito Italiano. Alle 14.45 il fornello è stato chiuso e l’ordigno caricato con panetti di tritolo per il successivo brillamento.
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Nel frattempo gli operatori della Croce Rossa e i volontari hanno riaperto i varchi e trasportato, dall’Interporto dove avevano trovato ricovero, tutti gli anziani allontanati dai centri in zona rossa; nelle prossime torneranno nelle loro stanze anche i pazienti della clinica Di Lorenzo. Rientreranno nelle prossime ore anche i detenuti della casa circondariale di Avezzano.
“Ringrazio i cittadini di Avezzano per il senso di responsabilità e per il modo esemplare con cui hanno risposto a questa chiamata – ha detto il sindaco Giovanni Di Pangrazio – Avezzano ancora una volta ha dimostrato che nei momenti difficili sa rispondere, ci ha fatto gestire al meglio queste attività difficili e pericolose. Ringrazio tutti i volontari, la protezione civile, i militari del 6° reggimento Genio Pionieri, la Croce Rossa e tutti gli agenti di stato. Un prova di grande responsabilità, di esempio, oggi ha dimostrato Avezzano”.
In circa 20mila residenti hanno dovuto lasciare le loro case per permettere il disinnesco della bomba della seconda guerra mondiale rinvenuta nei giorni scorso in un cantiere nel centro città.
La zona rossa in centro città è stata ricompresa entro un raggio di 1.481 metri dal luogo del ritrovamento dell’ordigno. L’area è stata chiusa al traffico dalle 6 del mattino.