si guarda al futuro

Frutti: ora la città può volare alto

«Ho voluto l’adunata all’Aquila, sicuro che ce l’avremmo fatta»

L’AQUILA. «Quello che più mi ha commosso è stato l’apprezzamento degli aquilani, questo mi ha ripagato dei tanti sacrifici che insieme a tanti altri abbiamo fatto per avere l’Adunata nazionale degli alpini all’Aquila». Carlo Frutti il giorno dopo l’Adunata è stanco ma soddisfatto per come sono andate le cose e già guarda oltre.

«La perfetta organizzazione dell’evento», dice, «significa una cosa sola, che questa città può fare tutto e non deve temere nulla. Abbiamo ospitato quasi 400mila persone e i servizi logistici hanno funzionato alla perfezione, questo significa una cosa sola: siamo in grado, se lo vogliamo, di organizzare Grandi eventi. Adesso abbiamo capito che possiamo farcela e non ci dobbiamo più tirare indietro». Quello dei Grandi eventi è un obiettivo che ieri è stato ipotizzato anche da esponenti istituzionali. «Dobbiamo guardare oltre il nostro orticello, le potenzialità sono enormi, sta a noi coglierle presto e bene», conclude Frutti.

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