Furto in un palazzo: 2 minori fermati
I condòmini notano movimenti sospetti e chiamano la polizia
AVEZZANO. Stavano tentando di aprire la porta di un'abitazione utilizzando una semplice lastra di plastico, ma i condòmini, insospettiti dai movimenti dei due, hanno chiamato la polizia e li hanno bloccati. I due minorenni, di origine rom, provenienti da Roma si aggiravano nell'androne di un palazzo di via Falcone cercando di intrufolarsi in un appartamento ma sono stati fermati e denunciati dalla squadra volante del commissariato di Avezzano, coordinato dal vicequestore aggiunto Marco Nicolai.
I residenti del condominio hanno però lanciato l'allarme e la polizia si è precipitata sul posto.
Gli agenti, una volta arrivati hanno subito fermato i due giovani, un ragazzo e una ragazzo di 17 anni, senza documenti d'identità. Grazie al riscontro delle impronte digitali, i poliziotti sono riusciti ad identificarli e a scoprire che la coppia di origine rom era già stata denunciata numerose volte per furti in abitazione.
Anche in questo caso, l'obiettivo dei due era riuscire ad entrare in un appartamento e svuotarlo prima di fuggire via.
Dagli accertamenti è emerso che i ragazzi provenivano da un campo rom della periferia della capitale. Secondo gli investigatori i due rom erano professionisti dello scasso e avevano con loro dell'attrezzatura usata per forzare qualsiasi serratura.
Per l'apertura delle porte utilizzavano una semplice lastra di materiale plastico che permette di aprire i portoni, anche blindati, che non sono chiuse con le mandate del chiavistello. Per questo motivo le forze dell'ordine raccomandano ai cittadini di chiudere sempre le porte delle abitazioni con le mandate.
Su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica dell'Aquila, i due minorenni sono stati affidati ai loro famigliari.
Il mese scorso la polizia aveva fermato altri quattro giovani accusati di aver tentato di mettere a segno dei furti in appartamenti nella zona del Concentramento. Anche in quel caso la banda di minorenni era stata denunciata e ai rom provenienti da Roma era stato consegnato un foglio di via obbligatorio. Il giudice del tribunale dei minori dell'Aquila aveva disposto l'affidamento ai genitori.
I residenti del condominio hanno però lanciato l'allarme e la polizia si è precipitata sul posto.
Gli agenti, una volta arrivati hanno subito fermato i due giovani, un ragazzo e una ragazzo di 17 anni, senza documenti d'identità. Grazie al riscontro delle impronte digitali, i poliziotti sono riusciti ad identificarli e a scoprire che la coppia di origine rom era già stata denunciata numerose volte per furti in abitazione.
Anche in questo caso, l'obiettivo dei due era riuscire ad entrare in un appartamento e svuotarlo prima di fuggire via.
Dagli accertamenti è emerso che i ragazzi provenivano da un campo rom della periferia della capitale. Secondo gli investigatori i due rom erano professionisti dello scasso e avevano con loro dell'attrezzatura usata per forzare qualsiasi serratura.
Per l'apertura delle porte utilizzavano una semplice lastra di materiale plastico che permette di aprire i portoni, anche blindati, che non sono chiuse con le mandate del chiavistello. Per questo motivo le forze dell'ordine raccomandano ai cittadini di chiudere sempre le porte delle abitazioni con le mandate.
Su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica dell'Aquila, i due minorenni sono stati affidati ai loro famigliari.
Il mese scorso la polizia aveva fermato altri quattro giovani accusati di aver tentato di mettere a segno dei furti in appartamenti nella zona del Concentramento. Anche in quel caso la banda di minorenni era stata denunciata e ai rom provenienti da Roma era stato consegnato un foglio di via obbligatorio. Il giudice del tribunale dei minori dell'Aquila aveva disposto l'affidamento ai genitori.
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