L'AQUILA
La Perdonanza dà lavoro: pronte le vesti del Papa e gli arredi liturgici / FOTOGALLERY
I paramenti ideati dall'Ufficio liturgico diocesano, stemmi, croce e altare realizzati anche in Abruzzo. LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA DOMANI ALLA PERDONANZA
La visita del Papa porta anche lavoro per artigiani e studi professionali in Abruzzo. Ad esempio le sacre vesti, che saranno indossate da Francesco e dai concelebranti, sono state ideate in Abruzzo. Così come gli arredi liturgici che sono stati anche realizzati in Abruzzo.
PERDONANZA: qui si può consultare il programma delle iniziative in calendario domani.
Partiamo dagli arredii. L'idea ispiratrice del progetto dei luoghi liturgici è l’incontro spirituale tra Papa San Celestino V e Papa Francesco, che avviene - con una distanza temporale di oltre settecento anni - nello spazio antistante la basilica di Santa Maria di Collemaggio, la cui facciata farà da sfondo al grande palco.
La progettazione e la direzione artistica sono dell'architetto Giuseppe Tempesta; la realizzazione è stata eseguita per il ferro dalla ditta Ziaca2 del Gruppo Iannini, per i tessuti dalla ditta Passacantando; gli stemmi sono stati realizzati dall’artista Daniele Gottastia.
La progettazione è basata sulla scelta di forme semplici con l’utilizzo del ferro come unico materiale, donato dalla terra e lavorato dall’uomo. Seguendo le indicazioni dell’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, lo studio della sistemazione del palco è stato pensato come un grande presbiterio con al centro l’altare: intorno ad esso sono stati disposti gli altri arredi liturgici, ponendo, in posizione leggermente soprelevata, la sedia di Papa Francesco in asse con l’altare stesso. Gli stemmi di San Celestino V e di Papa Francesco campeggiano sulle due facce laterali dell’altare, mentre al centro del lato lungo anteriore è presente la croce di Collemaggio, da cui parte una serie di cerchi a simboleggiare il propagarsi della Perdonanza Celestiniana verso il mondo intero. L’altare diventa il luogo di incontro tra i due Papi e centro gravitazionale del Perdono voluto da San Celestino V e confermato da Papa Francesco. In linea con lo stile dei poli liturgici è stato progettato il basamento che sorregge la statua della Madonna di Roio: anche in esso sono state posizionate ai quattro angoli delle colonnine a simboleggiare la devozione della Città di L’Aquila alla Madonna. Le quattro colonne che sorreggono il piano del basamento rappresentano, infatti, i Santi protettori della Città: San Massimo di Aveja, Sant’Equizio, San Celestino V e San Bernardino.
Le sacre vesti sono state commissionate dall'Ufficio liturgico diocesano guidato da don Martino Gajda, con la consulenza del professor don Daniele Pinton, docente di liturgia e sacramentaria presso l'istituto di Scienze religiose dell'Aquila, e saranno indossate da Papa Francesco e dai Concelebranti durante la liturgia eucaristica per l'apertura della Porta Santa di Santa. Maria di Collemaggio che avvierà l'indulgenza concessa da Papa Celestino V nel 1294 detta "della Perdonanza".
Le linee progettuali delle Vesti sacre, nel segno della continuità estetica e simbologica, segnano un ritorno alla “nobilis pulchritudo” invocata e sostenuta dal Concilio Vaticano II, dove il cammino della liturgia si fonda nella vera Bellezza, quella chiara e leggibile e mai banale, che allontana mediocrità, fantasia e capriccio.
Vedono alternarsi nei clavi le geometriche croci riportate nella facciata della Basilica di Collemaggio. Esse - riproducendo figure di intenso significato teologico come anche ricorrendo a un disegno nitido e alla sobrietà cromatica dei tessuti - esprimono l'intento di armonizzare i paramenti con il linguaggio e i segni della liturgia interamente mirata a suscitare l'incontro con il Signore, crocifisso e risorto: attraverso l'ascolto della Parola, la celebrazione eucaristica, l'esperienza di comunione fraterna e i gesti propri del culto (la preghiera, i canti, le luci, l'incenso...).