Minacciata con la motosega, violentata e chiusa in un furgone
Rinviato a giudizio un 46enne di Avezzano, la donna è stata legata e costretta a salire sul veicolo
AVEZZANO. La preleva in casa, la costringe a salire su un furgone, poi la lega e, dopo averla minacciata con una motosega, ha abusato di lei. Sembra la scena di un film horror e invece è l'episodio a causa del quale è stato rinviato a giudizio S.M., 46 anni di Avezzano, accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna di 41 anni, T.S. di Celano ma residente ad Avezzano. L'uomo dovrà comparire davanti al giudice del tribunale di Avezzano. Decisive le indagini dei carabinieri della compagnia di Avezzano.
L'episodio risale all’agosto dell’anno scorso quando, secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo sarebbe arrivato davanti all'abitazione della donna e l'avrebbe costretta a salire su un furgone. Tra i due, lui sposato e lei separata, ci sarebbe stata una breve relazione sentimentale molto travagliata che avrebbe portato più volte alla richiesta di intervento delle forze dell'ordine. La scorsa estate, però, la donna avrebbe deciso di troncare la relazione. Questa decisione non sarebbe andata giù all’uomo che in un primo momento avrebbe cercato di ostacolare la decisione, e poi sarebbe arrivato all'esasperazione e a compiere una vera e propria aggressione. Il 15 agosto, infatti, avrebbe fatto salire la donna sul suo mezzo per poi raggiungere una strada di campagna, dopo aver percorso la Circonfucense. Si sarebbe fermato nel territorio del Comune di Luco dei Marsi per iniziare quella che secondo l'accusa viene definita una vera e propria tortura. La donna, secondo la ricostruzione della parte offesa, è stata legata ma ha tentato comunque di divincolarsi. Lui allora ha afferrato una motosega, l'ha accesa e ha minacciato la donna. Subito dopo avrebbe abusato sessualmente della sua ex amante. La donna aggredita, difesa dall'avvocato Mario Del Pretaro, ha denunciato l'episodio ai carabinieri della compagnia di Avezzano che hanno avviato le indagini cercando di ricostruire l'accaduto nel dettaglio. Per l'aggressore è stato richiesto il giudizio immediato e il giudice per le indagini preliminari Andrea Taviano ha fissato l'udienza con rito collegiale per il 20 febbraio. Il pubblico ministero che ha coordinato l'inchiesta è Vincenzo Barbieri.
Pietro Guida
©RIPRODUZIONE RISERVATA