Morosi “incolpevoli” il Comune corre in aiuto

Contributi fino a 4.500 euro per chi si trova nell’impossibilità di pagare il fitto In arrivo un bando anche per gli inquilini del Progetto Case in difficoltà

L’AQUILA. Sono in arrivo i contributi per gli “inquilini morosi incolpevoli”, titolari di un contratto di locazione per immobili a uso abitativo ma soggetti allo sfratto esecutivo. Il Comune ha, infatti, pubblicato un bando per l’erogazione di contributi a sostegno di nuclei familiari in difficoltà con il pagamento dell’affitto. Intanto, lo stesso Comune sta preparando anche un secondo bando “gemello”, destinato esclusivamente ai morosi del Progetto Case, per i quali si sta provvedendo a staccare le utenze. Molte le famiglie in difficoltà, infatti, che temono di dover passare l’inverno senza riscaldamenti e acqua calda.

L’avviso già pubblicato riguarda tutti i residenti del Comune non assegnatari di alloggi antisismici. «Possono presentare domanda per ottenere il contributo – che verrà prelevato da un apposito fondo – i titolari di contratto di locazione immobiliare a uso abitativo soggetti allo sfratto per morosità incolpevole, con citazione della convalida (sfratto esecutivo). Non hanno diritto, invece, a questo aiuto economico i beneficiari dei contributi provenienti da programmi di interventi similari o che abbiano ricevuto, nel corso del 2014, l’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica». Per la morosità incolpevole, secondo il documento del Comune, si intende una «situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo in ragione della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale familiare. Situazioni dovute – in particolare – alla perdita del lavoro per licenziamento, ad accordi aziendali e sindacali che prevedono una riduzione dell’orario di lavoro o la cassa integrazione, al mancato rinnovo di contratti a tempo determinato o di lavoro atipici, alla cessazione di attività professionali o di imprese registrate, derivanti da grave malattia o infortuni. Si ha diritto al contributo anche nel caso in cui il decesso di un componente del nucleo familiare abbia comportato la consistente riduzione del reddito complessivo». Il bando tiene conto anche dell’impegno di parte notevole del reddito per fronteggiare eventuali spese mediche assistenziali.

Il reddito Ise o il valore Isee dichiarato dalle persone che si trovano in una delle condizioni riportate nel bando deve risultare, comunque, inferiore di almeno il 30% rispetto a quanto dichiarato nel precedente anno. I richiedenti devono avere un reddito Isee non superiore a 35 mila euro.

L’importo massimo che può essere concesso per sanare la morosità incolpevole accertata non può superare, secondo quanto riportato nel bando, la somma di 4.500 euro. Tra i criteri di selezione delle domande per l’assegnazione dei contributi, sono previsti punteggi per la presenza in famiglia di invalidi, anziani con più di 70 anni, minori e persone in carico ai servizi sociali comunali e all’Asl per l’attuazione di un progetto di assistenza individuale. Nei prossimi giorni un bando simile sarà pubblicato per gli inquilini del Progetto Case. «Stiamo studiando un’azione di sostegno per gli inquilini più “poveri” del Progetto Case», spiega l’assessore Lelio De Santis. «Attualmente le azioni messe in campo dal Comune per il recupero dei fondi spesi sono state trasversali, non si è badato al reddito dei residenti. Ora vogliamo fare un ragionamento più mirato. Per questo si sta lavorando a un fondo di sostegno, in relazione al numero effettivo dei residenti in difficoltà».

Michela Corridore

©RIPRODUZIONE RISERVATA