metanodotto
Ora è ufficiale: l’opposizione sfiducia l’assessore Cirillo
SULMONA. Dalla sfiducia a parole a quella formale. Arriva la mozione di revoca dalla giunta comunale per l'assessore alle Attività produttive e all'Urbanistica Gianni Cirillo. E sono i gruppi...
SULMONA. Dalla sfiducia a parole a quella formale. Arriva la mozione di revoca dalla giunta comunale per l'assessore alle Attività produttive e all'Urbanistica Gianni Cirillo. E sono i gruppi consiliari di centro sinistra e del Terzo Polo a cogliere l'assist fornito nei giorni scorsi dal presidente del consiglio comunale Nicola Angelucci, che era stato il primo a condannare le dichiarazioni pro Snam del suo collega di partito. Così l'opposizione, dopo una prima condanna a mezzo stampa dell'accaduto, presenta una mozione di sfiducia che impegna il sindaco Fabio Federico a far fuori Cirillo dalla sua squadra di governo. L'espulsione dall'esecutivo dovrà essere votata nel prossimo consiglio comunale. E facendo un rapido calcolo, con l'uscita dalla maggioranza di Alessandro Maceroni (Fli) e l'atteggiamento sempre più di contrasto di Luigi Rapone dell'Udc, a cui si aggiungono le recenti rimostranze di Cristian La Civita e A ntonio De Deo (Rialzati Abruzzo), la permanenza dell'assessore in quota Pdl è tutt'altro che scontata. Il primo cittadino, quindi, potrebbe trovarsi di fronte a una scelta importante. Anche se nei giorni scorsi si è espresso in difesa di Cirillo, difendendo la libertà di pensiero e di parola, nell'estremo tentativo di spegnere il fuoco delle ultime polemiche divampate sulla sua maggioranza. «Nel testo, sottoscritto da tutti e nove i consiglieri comunali di Pd, Psi, Idv, Lista Civica, Sel, Api, Udc e Fli, si evidenzia che Cirillo, dopo aver esternato posizioni diametralmente opposte da quelle deliberate dal consiglio comunale in merito alla questione della centrale e del metanodotto Snam, non è più compatibile con il ruolo di componente della giunta comunale», si legge nella mozione, «lo statuto del Comune di Sulmona, infatti, chiarisce all'articolo 16 che ogni singolo assessore, e non solo il sindaco o la giunta come collegio, è tenuto ad applicare i deliberati del consiglio». Il responso, quindi, è atteso nel prossimo consiglio comunale. «Il regolamento del consiglio comunale prevede che la mozione sia votata nella prima seduta utile di consiglio comunale che si terrà a brevissimo», incalzano dall'opposizione, «visto che domani (oggi per chi legge, ndc) scade il termine per la convocazione dell'assise già richiesta da 11 consiglieri comunali: gli stessi firmatari della mozione, più quelli di Rialzati Abruzzo». Sono intenzionati ad andare a fondo della questione, quindi, e vogliono la testa di Cirillo i nove consiglieri di centrosinistra e Terzo Polo Silverio Gatta (Sel), Giuseppe Ranalli (Idv), Mimmo Di Benedetto e Antonio Iannamorelli (Pd), Luigi Santilli (lista civica), Luciano Marinucci (Psi), Filadelfio Manasseri (Api), Alessandro Maceroni (Fli) e Luigi Rapone (Udc). Federica Pantano
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