Ricostruzione, Aielli denuncia le pressioni dei progettisti
Il capo dell’ufficio speciale per la ricostruzione in audizione alla commissione Garanzia Restano sul tappeto tutti gli elementi di contrasto con la linea della giunta Cialente
L’AQUILA. Un’audizione convocata per fare chiarezza sui «difficili» rapporti tra l’amministrazione Cialente e il coordinatore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila Paolo Aielli. Una riunione fiume per ascoltare e «interrogare» Aielli sullo stato dell’arte della ricostruzione, sui mancati trasferimenti dei fondi nelle casse comunali, sull’accusa di volersi appropriare dei poteri di programmazione e decisione «che spettano, invece, all’amministrazione». Tante le questioni poste sul tavolo della commissione di Controllo e Garanzia, con un Aielli che, soccorso dai consiglieri d’opposizione, è apparso più che prudente. Niente polemiche con la giunta Cialente, per quelle che Aielli si è affrettato a definire «semplici incomprensioni».
«Ingerenze ingiustificabili», invece, per la maggioranza. Le risorse per le scuole e la governance – destinata a cambiare con l’entrata in campo della Struttura tecnica di missione che dovrebbe essere capitanata dall’ex responsabile del Diset Aldo Mancurti – le questioni su cui si è consumato l’ultimo scontro. «I soldi per le scuole sono in cassa, ma l’Ufficio speciale si rifiuta di trasferirli al Comune», hanno via via ripetuto negli ultimi giorni Cialente e l’assessore Alfredo Moroni, aggiungendo all’elenco delle «mancanze» di Aielli anche il blocco dei fondi da destinare alla progettazione dei nuovi edifici scolastici.
«Una querelle che non ha ragione di esistere», si è difeso in commissione Aielli, «poiché l’amministrazione comunale non ha richiesto i fondi necessari per le progettazioni (solo una quella presentata), a cui avrebbero potuto collaborare anche i nostri tecnici. Ma la nostra offerta è stata rifiutata». Capitolo chiuso per Aielli che, sollecitato dai componenti della commissione, ha fornito una serie di dati sullo stato di avanzamento della ricostruzione. «L’Ufficio ha istruito, in 11 mesi, circa 900 milioni di euro di progetti, di cui il 45% basato sull’utilizzo di schede parametriche. In questi giorni, ha stanziato, in due rate, circa 500 milioni di euro, attualmente disponibili nelle casse comunali». Poi l’altra nota dolente e di scontro, ovvero la pubblicazione, da parte dell’Usra, del documento che individua le priorità attuative per la ricostruzione dei centri storici delle frazioni. Un «affronto» per il Comune che aveva già individuato – come da cronoprogramma – le sue priorità. Due quadri diversi, quelli disegnati da Usra e Comune. Su questo Aielli ha tentato di ingranare la retromarcia. «Non c’è alcuna incongruenza», ha cercato di spiegare. «Non volevamo invertire le priorità stabilite nel cronoprogramma, ma trovare il modo di attivarlo. Indicate le frazioni prioritarie, andava stabilito un criterio per eseguire le istruttorie e abbiamo pensato di ripetere quanto già fatto per le istruttorie dell’asse centrale». Aielli ha poi puntato il dito sulla qualità «mediamente bassa» della progettazione delle schede parametriche e denunciato pressioni, da parte di progettisti e proprietari, nei confronti dei tecnici addetti alle istruttorie. Infine, la questione dei ricorsi per i ritardi nel riconoscimento degli indennizzi per la riparazione degli immobili. «Ciò che preoccupa», ha commentato il presidente della commissione Raffaele Daniele, «è quanto emerso proprio in merito ai ricorsi, di fronte ai quali l’amministrazione non è in condizione di resistere efficacemente in giudizio, unitamente alle lamentele degli uffici circa la qualità dei progetti approdati all’Usra e la lungaggine nel presentare integrazioni da parte dei tecnici». Infine, Giorgio De Matteis ha chiesto un’altra audizione, questa volta con Aielli e il sindaco Cialente, «che continua a creare problemi a questa città».©RIPRODUZIONE RISERVATA