Gli agenti sequestrano in carcere un pacco pieno di droga: aggrediti e minacciati con il fornello dal detenuto
Si tratterebbe di un pacco destinato a un detenuto campano e contenente 300 grammi di hashish, il cui sequestro ha generato l’aggressione. Sulla questione è intervenuto anche il segretario nazionale della polizia penitenziaria, Mauro Nardella.
SULMONA. Ancora alta tensione nel carcere di Sulmona dove un detenuto campano di 53 anni ha minacciato gli agenti penitenziari con un fornellino del gas. Il grave episodio è avvenuto sabato sera. L’ergastolano, che già in passato aveva seminato il panico all’interno dell’istituto penitenziario peligno, ha prima scagliato gli arredi contro gli agenti e poi ha imbracciato il fornello del gas minacciando di dar fuoco ai poliziotti e alla cella. Dopo diverse ore i baschi blu sono riusciti a calmarlo e far rientrare l’allarme che aveva agitato e non poco anche gli altri reclusi. L’aggressione del detenuto campano sembra essere collegata al sequestro del pacco postale che conteneva 300 grammi di hascisc nascosti nei salumi. A condannare l’episodio è il segretario provinciale del sindaco di polizia penitenziaria, Gaetano Consolati. «Ancora una volta violenza. Il tutto come se non bastassero i tanti problemi arrecati dal sovraffollamento carcerario arrivato a livelli esorbitanti», afferma il sindacalista che torna a chiedere l’immediato trasferimento dei detenuti problematici.
A dargli manforte anche il segretario nazionale, Mauro Nardella. «Non serve a nulla tenerli più del dovuto qui se non a rendere peggiore il clima», aggiunge Nardella che torna sull’ampliamento del nuovo padiglione, pronto a marzo. L’altro giorno nel penitenziario sono arrivati altri 12 detenuti e 10 sono attesi tra domani e mercoledì. Arrivi propedeutici all’apertura della nuova struttura che porterà a 650 il numero dei reclusi. «Ciò significa che se prima il penitenziario peligno era già sovraffollato ora lo è di più, con l’aumento dei problemi di gestione degli spazi. Non sappiamo a che gioco stia giocando l’amministrazione penitenziaria ma di sicuro senza mezzi e uomini l’unico gioco finora intravedibile è quello al massacro», sottolinea Nardella. Un rinforzo arriverà dai 27 agenti, tra quelli che martedì scorso hanno giurato in città al termine del corso tenuto alla scuola di polizia penitenziaria, destinati alla struttura sulmonese. E sul carcere era intervenuta Monia Scalera, garante dei detenuti, la quale aveva constatato che l’ala vecchia del carcere non è più idonea ad ospitare i reclusi.
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